1- PER IL TUO COMPLEANNO CHE REGALO VORRESTI DALLA TUA SQUADRA ?
Domanda troppo facile. Premesso che farci la Serie C sarebbe giusto per quello che la Samp ha fatto vedere sul campo per tutta la stagione, nel caso dovessero farci fare i play out il mio regalo migliore sarebbe la salvezza e poi… VIA TUTTI (o quasi)
2- ANCHE SE FUORI DAL GIRO, HAI SEGUITO I DILETTANTI QUESTA STAGIONE?
Ho seguito un po’ tutti i campionati, cercando di tenermi aggiornato (non si sa mai). In Eccellenza il Celle Varese ha meritato la vittoria e ora tifiamo tutti il Rivasamba nella finale playoff nazionale, sarebbe un traguardo davvero storico. Sono contento per le salvezze della Genova Calcio di Pep Carletti, come quella del Loano del mio amico Cattardico. In Promozione non mi ha stupito più di tanto la vittoria de Busalla: mister Repetti sa come si vince, era un vincente da giocatore e lo è anche da mister. In prima non ho seguito molto i gironi del Levante e del Ponente, ma ho seguito gli altri: bella la vittoria del Savona come quella dell’Anpi del mio amico Riolfi. Comunque in tutti i campionati, a parte qualche squadra, il livello generale mi sembra che si sia abbassato rispetto agli anni indietro.
3-ORA CHE SEI FUORI, COSA TI MANCA DEL CALCIO?
Potrei dirti che mi manca tutto, ma le cose che mi mancano di più sono lo spogliatoio e le amicizie che si creavano.
4 – LA PARTITA LA VINCE IL MISTER, LA VINCE IL SINGOLO CON UNA GIOCATA, LA VINCE IL GRUPPO O …. ?
Credo che tutto ruoti intorno al gruppo. Non sempre avere nomi importanti in squadra o in panchina sono sinonimo di vittoria, ma quando hai un gruppo unito che rema dalla stessa parte è più facile centrare gli obiettivi. E con un gruppo che funziona le giocate del singolo vengono maggiormente amplificate così come le scelte azzeccate del tecnico.
5- COS’ E’ LA COSA CHE TI FA PIU’ ARRABBIARE IN CAMPO: L’ARBITRO, UN AVVERSARIO SCORRETTO, UNA MOSSA CHE NON CONDIVIDI DEL MISTER O DI UN GIOCATORE O… ?
Da sempre quello che mi da più fastidio è l’arroganza e la presunzione, sia che vengano dagli avversari, dai compagni di squadra o dagli arbitri. A livello dilettantistico dovrebbe esserci più spensieratezza e bisognerebbe “scimmiottare” meno i professionisti (arbitri compresi ).
6- SEGUI ANCORA IL CALCIO DEI PROFESSIONISTI, LO GUARDI IN TV? COSA NE PENSI DEL VAR, DELLA NATIONS LEAGUE, DEI GOL ANNULLATO PER FUORIGIOCO DI UN MILLIMETRO E DI TUTTE LE INNOVAZIONI DEL CALCIO MODERNO?
Sì lo seguo, sono un malato e guardo qualsiasi partita ne abbia la possibilità. Secondo me le tante regole che hanno introdotto in questi anni hanno reso davvero complicato il gioco del calcio. Dovrebbe esserci un po’ più di chiarezza, ma credo che le polemiche non si placherebbero comunque.
7- C’E’ ANCORA QUALCOSA CHE RENDE PREZIOSO ED EMOZIONANTE IL CALCIO DILETTANTISTICO? SE SI , DIMMI COSA… O COSA FARESTI PER FARLO TORNARE TALE….
Beh vedere ragazzi più o meno giovani che si allenano a novembre sotto la pioggia dalle 21.30 alle 23.00 fa capire che il calcio ha un qualche cosa di unico.
8- NEI DILETTANTI, CONTA PIU’ IL PORTAFOGLIO, LA PASSIONE, L’AMICIZIA, IL DIVERTIMENTO, GLI INTERESSI PERSONALI ? DIMMI COSA CONTA PER TE E COSA VEDI INVECE INTORNO A TE (COMPAGNI, AVVERSARI, CLASSE DIRIGENZIALE)
Soldi non ne ho quasi mai presi quindi ti dico la passione e l’amicizia, anche con quella che si instaura con gli avversari e che va avanti negli anni. Tra questi ultimi ti cito Daniele Piombo “Piombino”: sempre avversari ma quando ci vediamo è un piacere chiacchierare e vederci anche invecchiati.
9- DIMMI IL NOME DI UN CALCIATORE DILETTANTE ( O TECNICO O DIRIGENTE) CHE TI HA FATTO PIU’ DIVERTIRE GIOCANDOCI INSIEME O DA AVVERSARIO (TECNICAMENTE O UMANANENTE PARLANDO) E DI UNA PERSONA CON CUI PASSERESTI VOLENTIERI UNA SERATA DAVANTI A DUE BIRRE A PARLARE DI CALCIO E NON SOLO
Ce ne sono davvero tanti: tra l’aver provato a giocare, poi facendo il lavoro da giornalista e poi da allenatore/dirigente ho visto giocare tanti ragazzi a diversi livelli e citandone solo alcuni so che farei un torto a tutti gli altri. Da avversario quello che mi è rimasto impresso è Rosario Granvillano: da piccoli, quando lui era nel Molassana e io nella Rivarolese, è stata la mia bestia nera, per fermarlo usavo le maniere forti e una volta la mia partita è durata solo 5 minuti (era già un fenomeno). Tra i compagni di squadra te ne dico uno per squadra: Groppi (Rivarolese), Migliardo (Via Acciaio), Marco Testore (Murta), la coppia Mancini-Zanasi (Burlando), Fabrizio Falanga (Valtorbella), Simone Matarozzo (Sporting Casella), Russo-Guida (Certosa). Da allenatore/Dirigente non posso non citare Nicola Morando alla Praese: con uno come lui anche io avrei giocato a livelli più alti. Da giornalista ti nomino Alessandro Puppo del Sestri Levante e Gian Luca Bocchi dell’Imperia. Una menzione particolare per Fabio Carletti, più di un compagno, di un mister, di un amico. Fabio è un fratello e qualsiasi cosa mi dovesse chiedere per lui ci sarò come ci sono sempre stato.
10- SE IL MONDO CALCIO FINISSE DOMANI… COME TI PIACEREBBE CONCLUDERE LA TUA ESPERIENZA? CON UN GRAN GOL IN ROVESCIATA, CON UN ASSIST A UN COMPAGNO, CON UNA MOSSA TATTICA GENIALE CHE TI FA VINCERE LA PARTITA O IN QUALE ALTRO MODO?
Mi piacerebbe fare una mega partita davanti ai miei figli dove riunire tutti i compagni e amici che mi hanno accompagnato In tutti gli anni, da quando giovanissimo ho esordito con la Rivarolese sino ad arrivare alla conclusione con la Famiglia de Certosa. E magari fare un golletto, visto che ne ho fatti pochi pochi.