L'ANGOLO DEL MENTAL COACH Ecco le testimonianze di due atleti

Mi chiamo Niccolò sono un ragazzo di 20 anni vivo in provincia di Firenze e gioco a calcio. Ho conosciuto Giorgio grazie al passaparola e dopo essermi interessato sul possibile percorso che mi aspettava, ho accettato di buon grado ad di iniziare questa nuova e interessante avventura. Ho iniziato questo percorso di coaching ad inizio 2024. Il motivo per il quale ho cercato una figura come quella del mental coach é perché tendo ad essere un ragazzo con poca autostima e che pensa molto e soprattutto che ha paura dei giudizi degli altri. Quindi inizialmente abbiamo lavorato molto su questo e di lì a pochi mesi ho scoperto un mondo tutto nuovo su dei concetti di vita che tutt’ora mi porto dietro e che ancora sto sperimentando su me stesso. Ad oggi mi sento una persona totalmente diversa, non è un percorso semplice perché le radici del nostro essere spesso vengono fuori ma è proprio lì che uno non si deve lasciare andare e deve cercare di applicare i concetti imparati per essere una persona migliore. Ho iniziato questo percorso anche per performare di più sul campo di gioco perché la testa vale più del fisico però come mi dice sempre Giorgio l’atleta viene dopo la persona quindi se migliori come persona di conseguenza migliori anche come atleta. Per concludere vorrei consigliare a tutti un percorso con Giorgio perché è un’esperienza assolutamente da vivere. Effettuare un percorso di coaching ti cambia modello di vita e ti fa performare nel tuo sport.

Io sono Martina ho 33 anni e vivo a Lucca. Mi fa piacere scrivere questa testimonianza per Giorgio. Appena è uscito il suo libro nel 2023 “AlimentaLaMente” l’ho voluto regalare a mio marito appassionato agonista nel mondo del tennis. In poco tempo ho constatato che il suo atteggiamento in gara era completamente cambiato, era diverso, molto più rilassato. Mi sono incuriosita e ho cominciato a sbirciare anch’io quello che Fabris proponeva. Ho trovato tanti articoli interessanti e in tante cose mi sono rivista (anch’io gioco a tennis ma non faccio gare). L’ho contattato con la convinzione, come scrive nel libro, che prima c’è la persona e poi lo sportivo. In breve sono stata coinvolta in un cambiamento personale che per me era solo un miraggio, io volevo un cambiamento e lui mi ha dato tutti i migliori strumenti fare un salto di qualità a livello personale. Un anno di percorso ha stravolto, in maniera positiva, il mio modo di interpretare la vita. Complimenti a lui e al suo modo di lavorare!