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Terza categoria | 24 ottobre 2025, 00:10

PIERPAOLO TOSO "Il mio sogno nel cassetto? Vincere un campionato..."

Il mister del Cep fa gli anni: ecco le su risposte alle 10 domande 10

PIERPAOLO TOSO "Il mio sogno nel cassetto? Vincere un campionato..."

1- PER IL TUO COMPLEANNO CHE REGALO VORRESTI DALLA TUA SQUADRA?

Chiaramente di risalire la classifica. che vorrebbe dire una vittoria e nel prosieguo una serie di risultati utili consecutivi che darebbero slancio ad un gruppo serio e voglioso di fare bene.

2- CHE OBIETTIVI HAI CON LA TUA SQUADRA PER QUESTA STAGIONE?

In termini generali di arrivare in fondo con questa rosa, che rispetto all’anno scorso è migliorata sia in termini di qualità che di numero. Questo sarebbe un obiettivo non marginale nel calcio dilettantistico: cioè quello di aver creato delle buone dinamiche di spogliatoio. Quando si cambia poi bisogna ritrovare nuovi assetti e nuovi equilibri. Noi siamo ancora “work in progress”, ma stiamo lavorando con la voglia di essere competitivi in ogni gara.

3- DIMMI IL PRIMO MOTIVO CHE DA GIOCATORE O ALLENATORE TI SPINGE ANCORA E SEMPRE A FARE LA BORSA E AD ANDARE A ALLENAMENTO, O DA DIRIGENTE A PASSARE COMUNQUE TANTE ORE SUL CAMPO

Per quello che mi riguarda sono la passione per il calcio giocato: la voglia di stare all’interno dello spogliatoio, ma soprattutto di vivere le sensazioni della gara, dove sei lì con la squadra condividendo una serie di emozioni “adrenaliniche”.

4 – LA PARTITA LA VINCE IL MISTER, LA VINCE IL SINGOLO CON UNA GIOCATA, LA VINCE IL GRUPPO O ….?

Tutte le componenti sono all’interno della gara; per cui spesso vinci grazie alla forza, alla qualità e solidità del gruppo, talvolta è il singolo che “t’inventa” la giocata ed infine può succedere che il Mister l’abbia preparata bene gestendo in modo corretto tutte le situazioni al suo interno.  Mi sbilancio: 50% 30% 20%.

5- COS’ E’ LA COSA CHE TI FA PIU’ ARRABBIARE IN CAMPO: L’ARBITRO, UN AVVERSARIO SCORRETTO, UNA MOSSA CHE NON CONDIVIDI DEL MISTER O DI UN GIOCATORE O… ?

La presunzione degli arbitri, accetto tutti gli errori, ma esigo rispetto come io faccio con loro. I Mister che “parlano” con e dei i miei giocatori, poi quegli avversari, che sono 80kg e 1.80mt, e ogni volta che li tocchi urlano di dolore e si rotolano, ma, dopo un attimo, come se non fosse successo nulla.

6- SEGUI ANCORA IL CALCIO DEI PROFESSIONISTI, LO GUARDI IN TV? COSA NE PENSI DEL VAR, DELLA NATIONS LEAGUE, DEI GOL ANNULLATO PER FUORIGIOCO DI UN MILLIMETRO E DI TUTTE LE INNOVAZIONI DEL CALCIO MODERNO?

 Abbonato in Gradinata Zena, la vivo sempre di più da Mister che da tifoso: Registro gli “warm-up” delle squadre, vedo come sono “messi in campo” e sobbalzo quando vedo dei gesti tecnici particolarmente efficaci. In TV, ho disdetto Dazn e Sky e non guardo le TV locali .. troppi opinionisti e pseudo giornalisti che parlano del nulla. Per quello che riguarda il VAR, avrebbe potuto dare veramente una svolta dal punto di vista dell’esattezza e dell’obiettività del giudizio, ma ho l’impressione che non si riesca ad avere una totale imparzialità poi, troppi i tempi di attesa per una decisione. La Nazionale la seguo, soprattutto con mio figlio, tant’è che ho già i biglietti per la gara Italia – Norvegia del 16 novembre a Milano.

7- C’E’ ANCORA QUALCOSA CHE RENDE PREZIOSO ED EMOZIONANTE IL CALCIO DILETTANTISTICO? SE SI , DIMMI COSA… O COSA FARESTI PER FARLO TORNARE TALE….                                                                                                 Mi emoziono tutte le volte che la mia squadra entra in campo per una gara. Ho quella sensazione che mi fa sentire bene ed al posto giusto . Non guardo gli altri, ognuno fa quello che si sente. Per me allenare la Terza Categoria mi gratifica e mi stimola ad impegnarmi e a dare sempre e comunque il massimo.

8- NEI DILETTANTI, CONTA PIU’ IL PORTAFOGLIO, LA PASSIONE, L’AMICIZIA, IL DIVERTIMENTO, GLI INTERESSI PERSONALI ? DIMMI COSA CONTA PER TE E COSA VEDI INVECE INTORNO A TE (COMPAGNI, AVVERSARI, CLASSE DIRIGENZIALE)

Serve tutto, ma per quello che mi riguarda mi piace “vivere il campo”. Nella classifica metto al primo posto la passione, poi amicizia e divertimento. Non che abbia avuto richieste super-mega allettanti, ma ho sempre fatto scelte più di cuore. La parte economica e gli interessi personali (e anche quella di prestigio) sono stati messi in secondo piano. Intorno a me, in questa Terza Categoria, vedo grande dispendio di energia da parte di tutti, tempo “rubato” alla famiglia ed al lavoro, sacrifici finanziari e tutto questo mosso da una cosa solo: la Passione per il calcio; che però non giustifica situazioni di tensione durante le partite.

9-DIMMI IL NOME DI UN CALCIATORE DILETTANTE ( O TECNICO O DIRIGENTE) CHE TI HA FATTO PIU’ DIVERTIRE GIOCANDOCI INSIEME O DA AVVERSARIO (TECNICAMENTE O UMANANENTE PARLANDO) E DI UNA PERSONA CON CUI PASSERESTI VOLENTIERI UNA SERATA DAVANTI A DUE BIRRE A PARLARE DI CALCIO E NON SOLO

Mi capita spesso di parlare di calcio con amici allenatori, ex giocatori o ancora in attività, ed è sempre estremamente piacevole. Non me ne voglia nessuno, ma faccio due nomi: Franco Bobba, ci sentiamo spesso e penso che ci sia stima reciproca e Massimo Barozzi, un amico, il mio “braccio destro” ed attuale dirigente dell’Asd CEP. Ricordo con grande affetto i miei due cugini, mancati prematuramente negli scorsi anni: i fratelli Massimo e Alessandro Pozzo. Due super giocatori con i quali ho condiviso la mia adolescenza e tutto il divertimento che ne derivava sui campi della Valtrebbia. 

10- SE IL MONDO CALCIO FINISSE DOMANI… COME TI PIACEREBBE CONCLUDERE LA TUA ESPERIENZA? CON UN GRAN GOL IN ROVESCIATA, CON UN ASSIST A UN COMPAGNO, CON UNA MOSSA TATTICA GENIALE CHE TI FA VINCERE LA PARTITA, CON L’INGAGGIO DI UN GIOCATORE TOP O IN QUALE ALTRO MODO?

Partiamo dal presupposto che a tutti piace vincere. Sino a quando si è nella Scuola Calcio, soprattutto, o nel Settore Giovanile diciamo che non dovrebbe essere la priorità, anche se fa curriculum per le Società e per i genitori. Per un allenatore come me che, non ha mai vinto nulla, c’è un sogno del cassetto di vincere un Campionato (magari con questa squadra / Società : oltretutto, qui, sarebbe anche aver vinto una grande sfida) e poter cimentarmi in categorie superiori. A 60 anni, e dopo 50 tra calcio giocato e come allenatore, non credo che sia una richiesta “fuori dal mondo”.

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