RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Volevo segnalare una situazione legata alla giornata di ieri, che fa il paio con quella tra l'assurdo e il ridicolo capitata a Serra Ricco', con 50 persone prigioniere sul campo. Noi ieri, come Ceis Genova Sport, risultiamo impegnati alle 17.30 al campo Baiardo, per il nostro match contro il GBS. Intorno a mezzogiorno il nostro staff comincia a farsi delle domande su come comportarsi, visto che dalla mattina è segnalata allerta arancione su tutto il territorio genovese, e, soprattutto, ci sono dirette televisive dedicate dove campeggia a carattere cubitale la frase " evitate gli spostamenti se non assolutamente necessari". La prima cosa che abbiamo fatto è stata contattare la federazione per chiedere spiegazioni sul da farsi, e ovviamente abbiamo trovato il disco riapriamo lunedì. Tra mille ripensamenti, perché qualcuno di noi voleva giustamente non muoversi, alla fine si è deciso di andare. Trasportando giocatori con più viaggi da Brignole al Baiardo, sperando di non essere quelli che finiscono in mezzo all'alluvione o alla tromba d'aria di turno. Alla fine ci si è ritrovati insieme alla squadra avversaria, anche loro al completo, con l'arbitro che ha constatato l'impraticabilita' del campo, e non ha correttamente iniziato la gara. Perciò tutti a casa con altri viaggi in mezzo all'allerta arancione. La mia domanda è questa: tutto ciò ha un senso? Bisogna rischiare vita, macchine, forzare persone a muoversi, per non perdere a tavolino una partita di calcio dilettanti? O forse sarebbe bastato un regolamento in automatico, allerta arancione non si gioca, punto e stop. Grazie dello spazio, sicuramente questo problema si riproporrà, e qualcuno la responsabilità di un eventuale tragedia se la dovrà prendere.












