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Calcio | 12 novembre 2019, 12:24

VISTO DA FUORI Massimo Mutolo e il mondo del calcio dilettanti

"Il nostro calcio è in declino per mille motivi, i ragazzini non hanno più la passione di una volta e oggi i mister che portano la "dote" sono ben accetti..."

VISTO DA FUORI Massimo Mutolo e il mondo del calcio dilettanti

Buongiorno mister Mutolo, mi dicono che la si rivede sui campi dilettantistici, qualcosa bolle in pentola? 

"Buongiorno a voi, niente di che, le mie comparse sono sempre più sporadiche e per pura curiosità. Nel pratico, alle volte portando il mio figliolo in giro per campi, mi soffermo a vedere le Prime squadre, ma ripeto più per curiosità che altro, solo sabato sono andato a vedere un incontro di Prima Categoria tra Bargagli ed ANPI, perché volevo vedere i primi della classe contro una formazione tosta e mi sono proprio divertito. ANPI un po’ sotto tono, ma consapevole di essere lassù e Bargagli, dei ‘miei ex’ Pugliese, Ottazzi e Lazzari, che hanno dato filo da torcere ai primi, ben quadrati e vogliosi di dimostrare che la classifica è bugiarda".

Ti manca non essere sui campi?

"Beh, dopo tanti anni qualcosa manca, ma c’è anche l’altra parte della medaglia, una serenità che dopo 19 anni continui a fare e disfare, direi che quasi quasi ci voleva, poi seguo sempre, e più spesso, il mio TORO".

Ora che la vedi da non addetto ai lavori, cosa noti? 

"Alcuni anni fa, circa 5/6, dissi che il calcio dilettantistico avrebbe, man mano, patito un certo declino per mille motivi; diciamo che proprio così come me lo aspettavo non è successo, ma certo è che un ridimensionamento c’è stato e noto, dove conosco, che è abbastanza pesante ed oneroso far fronte alla buona gestione di una società in toto, facendo alle volte delle scelte doverose".

Per esempio?

"Beh ogni anno abbiamo molte fusioni o addirittura società che non riescono ad andare avanti e cedono il titolo ad altre, ma anche sulle scelte dello staff, inutile nasconderselo, chi ha una ‘dote’ è sicuramente ben accetto, a prescindere dai valori e da molti altri aspetti".

Sui Settori Giovanili cosa ci dici? 

"Il calcio non è più seguito come una volta, la passione è di molto scemata, i giovani hanno altri interessi e tra stare a giocare con video giochi e altro o guardarsi una partita alla tv, direi che non hanno alcun dubbio. Per questo che penso che i ragazzini, per far si che non passi la già poca voglia che hanno, debbano giocare vicini a casa, senza transoceaniche di ore da casa al campo, tempo perso, se confrontato ai risultati statistici di quanti arrivano al calcio che conta".

Facci qualche nome su mister e giocatori di Prime squadre su cui punteresti: 

"Vuoi farmi "ratelare" con qualcuno? Penso che ogni mister abbia un suo perché, ti cito un mister, con cui ho lavorato, e che ora è alla finestra, Bonaldi; è inammissibile che stia ad osservare gli altri …"

Giocatori che ti hanno colpito?

"Citerei la punta del Ca de Rissi, Casella, il portiere del Multedo Lepri, un 96, e il centrocampista Arcidiacono della Voltrese, però per quello che ho visto io in queste giornate e parlo della Prima girone B, il campionato più bello e più soddisfacente per quanto mi riguarda".

Grazie mister e Forza Toro:

"Sempre, anche se il calcio di Mazzarri è "retro", lento e poco passionale per una realtà come la nostra. Per lui è finito un ciclo, bisogna che faccia come il sottoscritto, che si ritiri e fa più bella figura".

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