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Calcio giovanile | 01 dicembre 2014, 18:16

Educare attraverso lo sport. Giocando si imparano i valori

All'incontro organizzato dall'A.S.D. Calcio Vallescrivia hanno partecipato la psicopedagogista Lucia Castelli e l'istruttore Fipav Juan Carlos Mogni.

Educare attraverso lo sport. Giocando si imparano i valori

Come deve rapportarsi un allenatore con i genitori dei ragazzi che segue? Come educare e trasmettere agli atleti in erba valori come il rispetto delle regole? Questi, e altri, sono stati sostanzialmente i temi al centro dell’incontro organizzato dall’A.S.D. Calcio Vallescrivia; incontro aperto a ragazzi, allenatori e genitori e non essenzialmente ristretto al mondo del calcio giovanile. All’evento, svoltosi presso i locali del cinema Columbia di Ronco Scrivia e patrocinato dal comune, sono intervenuti due esperti in materia: Lucia Castelli, psicopedagogista del Settore Giovanile dell’Atalanta e docente formatore di FIGC, FIPAV e FIDAL  con un passato recente anche da docente presso le facoltà di Scienze della Formazione dell’università Cattolica e Bicocca di Milano e Juan Carlos Mogni, laureato in scienze motorie, ex istruttore della scuola calcio dell’Atalanta, ora istruttore FIPAV ed autore del libro “Un mondo di giochi- 125 giochi per l’avviamento all’agonismo”. Soddisfatto di tale manifestazione è Ennio Molon, vicepresidente del Calcio Vallescrivia nonché responsabile della  formazione degli allenatori della stessa società: <<Il messaggio principale trasmesso da questo incontro rappresenta un cambio di mentalità. La figura dell’allenatore rappresenta l’anello di congiunzione tra le famiglie e le società e per svolgere questo compito deve essere affiancata nel percorso di educazione da quello di uno psicologo. Il rapporto affettivo e le relazioni interpersonali all’interno di un gruppo sono fondamentali >>. E come deve comportarsi un tecnico giovanile? <<Principalmente saper gestire il rapporto con i genitori dei ragazzi. Quest’ultimi immagazzinano inconsciamente tutti gli atteggiamenti, e quindi anche quelli negativi, dei propri familiari e non fanno altro che ripeterli. Tale messaggio è stato trasmesso sotto forma di filmato animato ai ragazzi e ai genitori presenti. Quest’ultimi ovviamente sono rimasti colpiti. In effetti è un grosso invito ad un esame di coscienza. Anche il calcio professionista deve essere conscio della propria importanza in termini di educazione. Falli, reazioni, simulazioni sono tutti messaggi negativi che vengono inviati e recepiti tramite la televisione dai giovanissimi>>. Molon è rimasto piacevolmente colpito anche dai relatori intervenuti: <<Sia la dottoressa Castelli, sia il dottor Mogni pur non avendo un taglio prettamente calcistico, hanno partecipato con grande interesse. Come società Vallescrivia abbiamo invitato apposta due persone affermate e conosciute in questo campo>>. Una società, il Calcio Vallescrivia, che rappresenta un realtà locale importante fungendo da settore giovanile di Busalla e Ronchese: <<Assieme a Simone Bottaro ci occupiamo della formazione degli allenatori di entrambe le società. Voglio anche ringraziare particolarmente Alessandro Cristini, allenatore dei Giovanissimi, che ha dato il suo prezioso contributo alla realizzazione dell’incontro.  Il nostro obiettivo è quello di realizzare una realtà ben definita e ancorata al proprio territorio rispetto a Genova. Per far questo non possiamo che crescere e formare allenatori del posto>>.         

Alessandro Soresini

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