DIECI DOMANDE A.... TOMMASO COCCHIERE
Nome e Cognome: Tommaso Cocchiere
Data di nascita: 18/07/1985
Ruolo: Attaccante
Squadra: U.S.D. Olimpia 1937
Categoria: Seconda Categoria
1. Chi è l'allenatore che ti ha insegnato di più?
- Difficile fare un nome, da tutti ho imparato qualcosa e non si finisce mai di imparare, una menzione per quello attuale, Luca Traverso, coaudivato da Mirco Manca e un amico, Billy Ghiglione;
2. Chi è il compagno di squadra con cui hai più legato?
- Anche qui è difficile scegliere, dico Marco Queirolo perché è stato ed è tutt'ora, compagno di mille "battaglie";
3. Chi è l'avversario più antipatico?
- Di solito sono io ad essere antipatico agli avversari, anche se sotto il punto di vista comportamentale con gli anni sono migliorato parecchio, dico Gigantelli per rispetto più che per antipatia, contro di lui la mia squadra ha giocato tantissime partite, ed ogni volta era sempre una grande sfida, da pallino rosso sul calendario;
4. La partita che ricordi con più piacere?
- Sicuramente lo scontro diretto playoff dello scorso anno contro l'Isolese, vinto per 4-3 in casa loro, al termine di una stagione da ricordare;
5. Perché non hai fatto più strada nel calcio?
- Penso onestamente di aver fatto quello che le mie qualità mi hanno permesso di fare, il calcio per me è sempre stato un divertimento e così resterà per sempre;
6. Il tuo calciatore-idolo sin da bambino?
- Gianluca Vialli;
7. Soldi e calcio dilettantistico. Che legame c'è?
- I soldi nel calcio dilettantistico sono la linfa vitale che permette di far divertire tante persone che amano il calcio e che lo vivono nel modo più puro, ossia come un divertimento; purtroppo non essendoci un ritorno a livello economico, in queste categorie sono poche le persone che posso alimentare questo movimento calcistico, andrebbe trovato il modo a livello nazionale per poterlo incentivare e finanziare, ma capisco bene che non è facile;
8. Se tu fossi il presidente della tua squadra cosa faresti?
- Cercherei di creare quello che il nostro presidente Leonardo Canepa in maniera perfetta, ha fatto, soprattutto negli ultimi due anni; ossia creare un gruppo unito prima ancora che una squadra di "figurine", partendo dallo staff (che è fondamentale), fino ad arrivare all'ultimo giocatore, mettendo delle regole e facendole rispettare, perché il calcio anche a questi livelli è un impegno che va preso e portato a termine per tutto l'anno, ma cercando di far divertire ragazzi che fondamentalmente vengono al campo per staccare dopo una giornata lavorativa o di studio;
9. Genoa, Sampdoria o...?
- Sampdoria, sempre e per sempre, come l'Olimpia
10. A fine carriera calcistica rimarrai nel calcio?
- Difficile a dirsi adesso ma mai dire mai, la priorità è la famiglia, ma avendo del tempo libero, mi piacerebbe...