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Promozione | 21 settembre 2017, 15:32

Nicolò Rolando all'Arenzano: "Torno a casa dopo 18 anni, scelta di vita e di cuore"

L'esterno sinistro classe 1993 ritorna dove era partito, dopo una carriera spesa fra Genoa, Sampdoria, Borgo a Buggiano, Rapallobogliasco, Vado e Lavagnese

Nicolò Rolando ieri e oggi (fonte Arenzano FC)

Nicolò Rolando ieri e oggi (fonte Arenzano FC)

“Torno a casa, dove sono nato e cresciuto”.

Comincia così la chiacchierata con Nicolò Rolando, esterno classe 1993 che dopo aver accarezzato il sogno dei professionisti e una bella carriera in D, fa la classica scelta di vita e di cuore, approdando ad Arenzano, in Promozione, una categoria che finora non aveva mai toccato, essendo partito subito “dall'alto”.

Classe 1993, esterno sinistro, “io sono nato per correre -racconta- e posso ricoprire tutti i ruoli a sinistra, in difesa a centrocampo e attacco”, la sua carriera da adulto recita Sampdoria, Borgo a Buggiano, Rapallobogliasco, Vado, Lavagnese. Ad Arenzano è conosciutissimo, come suo padre Alessio, titolare del Bar Calcagno, e come suo fratello, Gabriele, classe 1995, di proprietà della Sampdoria e oggi calciatore del Palermo.

Nicolò ci racconta da dove è partita la sua carriera, proprio nel posto dove oggi si ricongiunge: “Ho iniziato ad Arenzano, coi pulcini, poi sono passato subito al Genoa a 7 anni, ho fatto due anni con loro, quindi a 9 anni sono andato alla Sampdoria, dove ho fatto tutta la trafila fino alla Primavera con mister Tufano. Poi il Borgo a Buggiano in C2, il Rapallo Bogliasco in D dove abbiamo fatto secondi, poi Vado, due anni, quindi la Lavagnese”.

E adesso, la scelta di cuore: “Torno a casa dopo 18 anni, una emozione grandissima, avevo qualche richiesta in Eccellenza o in Serie D, ma oggi non penso più solo al calcio, abbiamo il bar ad Arenzano, sto facendo Fisioterapia all'Università, insomma penso anche al mio futuro e sono tornato a casa, nel mio paese, anche per questo. Qui c'è un bel gruppo, tante persone care, tutte cose che mi hanno spinto ad accettare la proposta senza guardare troppo al profitto. Trovo un mister importante come Maisano, ho avuto modo di conoscerlo, sono molto carico. Sono sceso di categoria, ma voglio provare a vincere, non vengo certo a svernare. Ho giocato una vita con Rusca, Aurelio, Lucia, gli altri ragazzi li conosco perchè sono del posto, li stimo tanto, stiamo tirando fuori tutti le motivazioni giuste, e non voglio giocare per salvarmi...”.

Sicuramente Nicolò sarà visto come un esempio, arrivando da categorie superiori, ma lui non ci sta a fare la figura del prezioso.

“Come ho detto, ormai non penso più solo al calcio, sono qui per una scelta di vita, ma ho accettato di venire qua per dare il massimo 110%, vorrei trasmettere tutto il mio entusiasmo, essere un esempio sì, ma non voglio essere quello che guarda tutti dall'alto o viene guardato come un marziano, vorrei solo dare l'esempio per far capire come ci si allena con sacrificio ed abnegazione”.

Quali mister ti hanno insegnato di più?

“Come allenatore direi mister Felice Tufano, mi ha formato, ha forgiat il mio carattere forte, spingendomi a migliorare sempre, con umiltà, e poi vorrei citare Luca Tabbiani”.

Il compagno a cui sei più legato?

“Mi sono trovato bene con tutti, ma con Rusca siamo cresciuti insieme, stiamo tuttora 24 ore insieme, siamo come due fratelli, ci scanniamo ma ci vogliamo bene”.

Il compagno più forte con cui hai giocato?

“Beh, avendo avuto come compagno Mauro Icardi in Primavera, la risposta è scontata”.

C'è una partita o un gol che ricordi con maggior piacere?

“Non una partita in particolare, gol ne faccio pochi ma ne faccio fare, corro e vado sul fondo, faccio una mole di cross tale che prima o poi qualcuno la butta dentro, quest'anno li farò per Aurelio”.

Ultimo ma non ultimo, il tuo rapporto con tuo fratello Gabriele, classe 1995. Domanda cattiva, lui è in Serie B, vuol dire che è più bravo di te?

“Può essere che qualche circostanza lo abbia aiutato più di me ad arrivare così in alto, ma sono sicuro del suo valore ed orgoglioso di lui, merita di essere lì dov'è, abbiamo un bellissimo rapporto, ora è in prestito al Palermo, ma credo che la Samp punti ancora su di lui. Insomma, sono il suo primo tifoso e gli auguro di migliorare ancora....”

PDP

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