Parola al superbomber Federico Costa: "Dedico i miei 33 gol a mio zio Clodio Bastianelli che ha creduto in me"

Federico Costa, bomber del Canaletto, coi suoi 33 è stato il cannoniere più prolifico nei campionati a livello regionale. In Liguria, è stato superato solo dall'attaccante del Bavari, Ayoub Sadiqi autore di 45 gol. E guarda caso, Sadiqi e Costa, insieme con Francesco Rizzo del Rapid Nozarego sono i tre giocatori più votati nel nostro sondaggio sul miglior calciatore della Liguria.

Nato il 27.12.92, Costa ha esordito nel 2010 col Chiavari Caperana in D, poi è passato alla Massese in Eccellenza con cui ha vinto il campionato riapprodando in D nel 2011-2012.

Nel 2012/13 torna in Liguria, in Eccellenza con mister Marselli al Valdivara, con cui gioca per due anni. Poi la sua carriera prende una piega diversa, Federico privilegia il lavoro, e nel 2014 passa al Follo San Martino, dove segna la bellezza di 56 gol in tre stagioni (15-19-22).

Dopo la laurea in Podologia, passa al Canaletto allenato dallo zio Clodio Bastianelli e con 33 reti in campionato stabilisce il suo record personale.

“Davvero un bel ricordo quest'anno -sottolinea Federico- anche e soprattutto perchè sono stato allenato da mio zio, Clodio Bastianelli. La squadra c'era, abbiamo avuto un inizio un po' difficile, i risultati non sono arrivati subito, ma quando abbiamo trovato la quadratura, siamo andati forte, ed è stato un successo”.

Cosa pensi di mister Bastianelli?

“Beh, sono di parte, ma credo sia un bravo allenatore, una persona che riesce a tirar fuori il meglio dai giocatori che ha a disposizione”.

Dopo 33 gol, hai ricevuto chiamate da categorie superiori?

“Per ora non ho parlato con nessuno, ma sono un po' indeciso, sto valutando il da farsi, presto parlerò con la società e deciderò il mio futuro”.

33 gol, ce n'è uno più bello o più importante degli altri?

“Sono stati tutti importanti, non c'è stato un gol più bello dell'altro, ho segnato in tanti modi, ho un bel tiro da fuori, sono veloce, e mi piace essere lanciato in profondità e segnare al termine dei miei allunghi”.

Qualche rimpianto per la carriera?

“No perchè ho rinunciato volutamente alla D per stare vicino a casa e laurearmi, potevo fare qualche anno in più in Serie D forse, ma va bene cosi”.

Una dedica per i 33 gol?

“A mio zio, nonché mister, Clodio Bastianelli, che ha creduto in me”.