Daniele Ferrario, portiere ex San Gottardo e Cella tra le tante, alla tenera età di 42 anni e con un melanoma maligno fortunamente risolto (anche se le cure sono ancora lunghe) ieri ha giocato da titolare a Rapallo una partita con la Cella, dopo 3 anni di inattività, anche se in realtà in questo periodo aveva fatto il mister in Uisp per La Resistente, che rimane il suo progetto principale. Per l’esattezza non solo suo:
"A noi piace chiamarla la squadra del popolo e prima o poi lo sarà a tutti gli effetti magari in un campionato diverso da quello Uisp, anche perché una curva come quella farebbe invidia a tante squadre di Lega Pro. A parte questo ho giocato ieri, in teoria, per fare un favore a degli amici. In realtà sono io a ringraziare la Cella di avermi fatto rivivere certe emozioni (3-2 al 90’ per noi). Insomma grazie a tutta la Cella, e vedremo, magari tornerò in qualche altra squadra (ovviamente di categoria inferiore, la Prima è oggettivamente troppo)..."