Sabato 5 gennaio al campo di Tornolo grande appuntamento per tutti gli amici del Santa Maria del Taro, la squadra emiliana iscritta al torneo di Terza Chiavari. Alle 14.30 la squadra di oggi sfiderà le vecchie glorie, e dopo la partita ci si ritroverà tutti con musica e buffet nella sala da ballo di Santa Maria.
Con l'occasione ci siamo fatti una chiacchierata col Presidente Roberto Cardinali, classe 1979, che oltre ad aver rifondato la squadra col prezioso appoggio di Marco “Puddu” Brizzolara, Davide Colombo e Mattia Mazza, è anche uno dei tre portieri in rosa insieme con Francesco Ansaldo e Giuseppe Pellerito.
Roberto Cardinali aveva giocato la sua ultima partita fra i pali nel 2013, in Eccellenza, era un Casarza-Santa Maria Taro. Da lì aveva appeso i guanti al chiodo, e se li è rimessi proprio l'ultima domenica di campionato, prima di Natale, quando mister Vassalli lo ha schierato come titolare nella partita col Leivi: risultato finale 5-2 per il Santa Maria, con Cardinali determinante sul 2-1 per il Leivi, quando ha salvato il 3-1 dando il via alla rimonta della sua squadra.
“In carriera mi sono spaccato due volte crociato -racconta Roberto- idem il malleolo, il menisco, lo scafoide, i legamenti delle due caviglie, insomma sono rimasto più fuori che dentro la porta. Ho esordito nella Lavagnese facendo una presenza in Promozione, poi Santa Maria, Carasco, A Ciassetta, Chiavari Sport, ancora Santa Maria prima di abbandonare. Ho sempre fatto il portiere, anche se mio padre diceva che ero più forte coi piedi”.
E il padre di Roberto è proprio la figura che più lo lega a Santa Maria del Taro:
“Mio padre era nato proprio a Santa Maria del Taro, io oggi abito a Lavagna, ma ho ancora la casa lassù e d'estate ci passo molto tempo...”
I tuoi idoli, quando giocavi, chi erano?
“Peter Schmeichel su tutti, e da buon juventino mi è sempre piaciuto Angelo Peruzzi”.
Facci un primo bilancio del nuova Santa Maria del Taro:
“Abbiamo fatto una grande cosa per il paese, sono contentissimo di aver ridato vita alla società e alla squadra, anche se coi risultati si può fare meglio ma ci stiamo provando. E' stata una bellissima cosa aver rifatto la squadra, ringrazio il Comune di Tornolo col qualche abbiamo rifatto il campo in erba naturale. Siamo tutti molto legati al paese di Santa Maria del Taro, parecchi giocatori sono originari del posto, alcuni di loro vivono tutto l'anno lì, insomma per molti di noi è stata una questione di cuore...”