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Calcio giovanile | 13 novembre 2019, 22:11

Federico Belotti e la Superba

A tu per tu con il tecnico del 2004

Mister Federico Belotti

Mister Federico Belotti

Siamo andati a conoscere più da vicino Federico Belotti, allenatore della leva 2004 della Superba. 

Mister un tuo commento sulla leva?

<<La leva è composta da ragazzi educati e di ottime potenzialità ! Se continueremo ad allenarci come abbiamo fatto nelle ultime tre settimane nel 2020 ne vedremo delle belle !>>.

Come è nata in te la passione per il ruolo di mister?

<<Fin da quando giocavo nel settore giovanile ho sempre cercato di capire cosa fosse utile fare o no. Mi ricordo corse, ad ogni allenamento, lente e costanti di 40 minuti agli allenamenti ! E pur senza competenze specifiche ho sempre pensato non servissero a niente ! Ecco.....adesso ne ho la certezza!>>.

Lavoro sul campo è quello che si vede, ma per un mister come te che ha il patentino uefa B, quanto lavoro c’è dietro?

<<E' stato molto impegnativo conseguirlo come per tutti visto che per noi è una passione! Coniugare lavoro famiglia e vita da mister e davvero impegnativo ! Ma il "lavoro dietro " fatto di continui aggiornamenti studio e cervello costantemente impegnato a studiare esercitazioni movimenti e nuove idee è elettrizzante>>.

Quale obiettivo si deve prefissare un mister?

<<Dipende da chi si sta allenando, se maschi femmine , quale età nel settore giovanile o quale livello nelle prime squadre. Nel mio caso specifico, in questo anno e con questa leva, il mio primo obiettivo è aiutare i ragazzi a crescere e maturare prima come adulti e poi come calciatori. Anche perché ritengo che ci sia una stretta interconnessione tra le due cose>>.

Come mai allenatore di settore giovanile?

<<non mi ritengo allenatore di settore giovanile tutt'altro ! Ho fatto 10 anni di femminile sempre con prime squadre e nei maschi sempre categoria allievi ! È dove penso di aver più da dare, dove credo di poter essere più utile alla crescita di chi alleno. Vorrei concludere dicendo che il team è fondamentale, nel mio caso la presenza di Mario Palermo e Alessio Baiamonte permettono di svolgere un lavoro capillare sul campo che da solo non potrei mai fare, e li voglio pubblicamente ringraziare per quello che stanno facendo>>.

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