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1- CIAO ANDREA, COME VIVI IL MOMENTO ?
Il sentimento prevalente è un misto tra grande preoccupazione per la diffusione di un virus invisibile ed estremamente contagioso e l’ansia di vedere quanto prima un miglioramento della situazione, che però necessiterà di pazienza e costanza nell’adozione di comportamenti corretti e uniformi alle misure adottate a livello governativo.
2- CHE SENSAZIONE HAI, SI RIPRENDERA' A GIOCARE?
Credo sarà molto difficile riprendere. Del resto, nello scenario attuale è opportuno mantenere la massima cautela, che dovrà caratterizzare anche la delicatissima fase di “ritorno alla normalità”. Non possiamo permetterci di prendere la situazione sottogamba.
3- SE SI RIPRENDERA', CHE FORMULA ADOTTERESTI?
Nel caso, cercherei di finire il campionato seguendo il calendario regolare, magari programmando le partite a orari compatibili con la stagione estiva e utilizzando turni infrasettimanali in notturna. Sono però consapevole che si tratta di uno scenario già molto complicato per i professionisti e per noi dilettanti pressoché irrealizzabile.
4- SE NON SI RIPRENDERA', COME TI COMPORTERESTI CON PROMOZIONI/RETROCESSIONI?
Domanda difficilissima. Ritengo sicuramente ingiusto cancellare con un colpo di spugna mesi di risultati, impegno e sacrifici da parte delle società e dei giocatori. Cercherei quindi di salvaguardare quanto meno le promozioni delle prime classificate, che ad oggi avrebbero raggiunto l’obiettivo senza passare dai playoff. Questo implicherebbe, come contraltare, la retrocessione delle squadre ultime classificate alla data di sospensione dei campionati, ma mi pare la soluzione più equa.
5- SECONDO TE CI SI DOVEVA FERMARE PRIMA?
Parlare con il senno di poi è sempre facile, e vedo che in giro c’è sempre chi non perde occasione per farlo. Io credo che, anche con riferimento allo sport, i provvedimenti adottati abbiano riflettuto l’evolversi dell’approccio di tutti nei confronti della situazione: inizialmente non si è capito a fondo la pericolosità del virus e la sua facilità di diffusione; pian piano si è però presa coscienza dei suoi effetti potenzialmente devastanti e si sono quindi progressivamente ristrette le misure di contenimento.
In questo contesto, penso che il nostro campionato sia stato fermato in tempo, anche se questo ha inizialmente portato a qualche mugugno dovuto alla poca chiarezza iniziale delle norme, che facevano riferimento a un concetto di “porte chiuse” difficilmente applicabile ai dilettanti. Da questo punto di vista devo dire che la mia società ha sin da subito visto lungo e si è conformata alle disposizioni della Federazione in maniera puntuale. Li ringrazio perché in questo modo hanno tutelato la salute mia, dei miei compagni e delle persone a noi care.
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6- IL CORONAVIRUS CI HA INSEGNATO QUALCOSA?
Sarebbe sciocco non trarre insegnamenti da questa situazione, che nessuno di noi aveva mai vissuto. Mi piace pensare che, nell’attuale emergenza, si sia acquisita ancor più la consapevolezza che i comportamenti di ciascuno di noi hanno un impatto potenzialmente fortissimo anche sulla vita di chi ci sta attorno, e che quindi è sbagliato pensare sempre e solo alle proprie necessità, ritenendosi magari semplicemente più furbi degli altri. Poi ovviamente c’è la riscoperta di quanto siano importanti affetti, gesti o abitudini quotidiane che sembrano scontate, ma che in realtà non lo sono affatto.
7- COME SONO CAMBIATE LE TUE DOMENICHE?
Non è facile sostituire improvvisamente qualcosa che di solito occupa buona parte dei tuoi weekend. Però ai giorni nostri esistono tantissime opportunità per svagarsi e, al tempo stesso, tenersi informati anche stando a casa. Sto cercando di sfruttarle appieno.
8- SE IL CALCIO NON CI FOSSE TU COSA FARESTI?
Non sono mai stato abbastanza bravo da pensare di poter mettere il calcio al primo posto. È sicuramente una grande passione, ma credo che se non esistesse mi sarei comunque dedicato con costanza a un altro sport di squadra. Sono sicuro che in questo modo avrei comunque guadagnato grandi amicizie e momenti indimenticabili, ovviamente insieme alle delusioni che fanno parte del gioco.
9- HAI GIA PENSATO A COME IMPIEGARE I PROSSIMI WEEK END?
Credo che ancora per un po’ di tempo non saranno molto diversi dagli ultimi.
Sto cercando di portarmi avanti con alcune attività lavorative prima di affrontare il “vortice” del rientro, oltre ovviamente ad altre classiche attività casalinghe come guardare film/serie tv o leggere libri. In questo momento, anche la possibilità di videochiamare gruppi di amici è un buon modo di riempire le serate o i fine settimana, pur senza uscire di casa.
10 – RACCONTACI I TUOI HOBBY
A differenza di molti amici non sono un grande fan della cucina, che vedo che in questo periodo sta spopolando tra gli hobby più diffusi.
Come detto, cerco di mantenermi aggiornato su quello che accade attorno a me tramite internet e giornali, guardo spesso film/serie tv e poi, ovviamente, mi tengo allenato per quando finalmente si riprenderà!