/ Calcio giovanile
Lavoro in Italia

Cerca sul sito

Vai all'archivio ›

Calcio giovanile | 07 maggio 2020, 20:08

CALCIO GIOVANILE/ Alberto Levrero e la leva 2005 della Goliardica

Alla scoperta del giovane mister dei Giovanissimi Regionali: "Mi piacerebbe fare una “carriera” ed essere ricordato più come persona che come allenatore. Non mi interessa creare campioni, ma costruire uomini con dei valori”.

CALCIO GIOVANILE/ Alberto Levrero e la leva 2005 della Goliardica

Alberto Levrero, classe 93, allena la leva 2005 della Goliardica, che milita nel campionato Giovanissimi Regionali.

Ha smesso di giocare molto giovane (“Forse troppo presto”, racconta) quando era negli Allievi del Baiardo:

“Poi ho fatto altri sport e a 21 anni, mentre ero iscritto a scienze motorie, ho iniziato la mia “carriera” da mister, facendo una prima esperienza con Claudio Napolitano, una delle persone più belle che ho incontrato nel calcio, ricoprendo il ruolo di vice allenatore al Ravecca”.

Da lì poi è iniziato il percorso di Alberto:

“Ho preso il patentino Uefa C e Uefa B, poi sono passato al Genoa Grifone con Mechetti, dove ho allenato i Pulcini, quindi sono passato all'Anpi Casassa dove ho guidato Piccoli Amici ed Esordienti e dove ho dato una mano a mister Notaro per la prima squadra che militava in Seconda. Poi sono passato al Bogliasco dove allenavo i Pulcini e davo una mano alla Juniores. Quindi 2 anni fa sono passato alla Goliardica come collaboratore negli Allievi di Marco Ferri, che oggi è alla Sampdoria, mentre oggi alleno i 2005 sempre alla Goliardica, dove facciamo i Giovanissimi Regionali”.

Parlaci della tua squadra:

“Questo è un gruppo che si è trovato in una categoria con un livello forse un po' troppo elevato rispetto alle sue potenzialità, ma non sono mai mancate la voglia e la partecipazione. Ho visto nei miei ragazzi tanta voglia di crescere e imparare per togliersi soddisfazioni nel lungo periodo. I miei giocatori sono sempre stati presenti al campo, e sono migliorati tantissimo, dopo un girone di andata difficoltoso. A gennaio stavamo vedendo i primi frutti del nostro lavoro, i risultati stavano cominciando ad arrivare, i ragazzi cominciavano a tirar fuori tanto sia tecnicamente che mentalmente dopo un anno difficile. Purtroppo, a me e al mio collaboratore Davide Granieri, hanno tolto il giocattolo sul più bello”.

A chi ti ispiri e dove vorresti arrivare?

“Non ho particolari modelli, mi piace osservare e apprendere da tutti, dall'ultimo dei dilettanti fino a Klopp e Conte. Il calcio è un mondo talmente vario, uno sport che si modifica così continuamente, che ogni giorno e ogni persona sono buoni per imparare. Mi piacciono molto mister come Maisano, Dagnino e Poggi, nei dilettanti, o gente come De Zerbi e Giampaolo, nei professionisti. Non ho un modello particolare, ma ci sono una serie di allenatori con cui posso confrontarmi e che hanno tanto da darmi a livello di insegnamento”.

Che obiettivi ti sei posto con e per i tuoi ragazzi?

“Dico sempre ai ragazzi di allenarsi per arrivare al Real Madrid, stessa cosa penso io di me, in realtà l'obiettivo è primariamente quello di divertirmi, altrimenti smetterò. Mi piacerebbe fare una “carriera” ed essere ricordato più come persona che come allenatore. Non mi interessa creare campioni, ma costruire uomini con dei valori”.

====

La rosa della Goliardica 2005

Matteo Basciano, Riccardo Boscaino, Federico Calisi, Valentino Famularo, Alessandro Foti, Lorenzo Galelli, Francesco Gatti, Luca Gheri, Marcos Huang, Lorenzo Iamundo, Simone Matera, Giorgio Meniconi, Tommaso Mura, Davide Orsi, Gabriele Pancera, Giorgio Peratello, Davide Pilato, Pietro Pugliara, Francesco Quirino, Alessando Rapallini, Mattia Turhani, Andrea Venturini.

Allenatori: Alberto Levrero e Davide Granieri.

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore