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Calcio | 02 dicembre 2020, 15:32

10 DOMANDE (SCOMODE) AI TEMPI DEL COVID Risponde Luca Galimberti

L'ex allenatore di Sestri Levante, Lavagnese e serie B lituana: "Normalità è una parola che in questi momenti sembra strana, prima eravamo nella normalità e probabilmente non apprezzavamo pienamente ciò che avevamo. Ecco, diventare coscienti che anche nella normalità si sta bene sarebbe un bel traguardo"

10 DOMANDE (SCOMODE) AI TEMPI DEL COVID Risponde Luca Galimberti

10 DOMANDE (SCOMODE) AI TEMPI DEL COVID.

1) Giusto allenarsi o non allenarsi: chi ha ragione ?

1 Nel rispetto di tutte le normative, mi sembra giusto. Penso principalmente ai ragazzi dei settori giovanili... Perdere un anno a determinati livelli diventa fondamentale per la crescita calcistica purtroppo.

2) Sincero: quando pensi si riprenderà a giocare?

2 Bella domanda... Spero davvero il prima possibile, ma penso che prima di febbraio non sarà possibile.

3) Il format andrà cambiato per accorciare la stagione o si deve fare di tutto per arrivare in fondo ?

3 Si deve far tutto per arrivare in fondo anche se il mio pensiero è che i campionati siano falsati, tra allenamenti saltati, tamponi e infortuni si condiziona troppo il vero valore delle squadre. Da allenatore mi metto nei panni di un collega, mi sembra davvero una stagione da salti mortali.

4) Pensi che qualche giocatore voglia allenarsi o giocare anche o solo per i rimborsi ?

4 Penso che i giocatori al di là dei rimborsi o dei contratti vogliano giocare e allenarsi. La passione resta sempre al primo posto. Anche se a seconda delle categorie alcuni rimborsi sono fondamentali per quei giocatori che ne fanno una professione o contano sul contratto come introito personale.

5) Le società come usciranno da questa situazione?

5 Situazione difficile, molto difficile... Ho apprezzato tantissimo l’idea di Adani e ne sposo completamente la linea. Tanti, la maggior parte dei giocatori prof arrivano dal dilettantismo, e probabilmente vi torneranno come allenatori/direttori o responsabili. Ritengo sia un'ottima idea quanto proposto, anche se di difficile attuazione.

6) All’inizio di questa storia c'erano gli ottimisti, i pessimisti, i negazionisti. Poi un po' tutti ci siamo arresi (chi più chi meno) alla realtà. Ora come la vedi?

6 Io sono realista e possibilmente ottimista, e non ho elementi o capacità per esprimere un parere “tecnico” su quanto accaduto. Ho una mia opinione ma preferisco tenermela.

7) Che vita e che calcio ti aspetti quando si tornerà , speriamo presto , alla normalità o pseudo tale?

7 Normalità è una parola che in questi momenti sembra strana, prima eravamo nella normalità e probabilmente non apprezzavamo pienamente ciò che avevamo. Ecco, diventare coscienti che anche nella normalità si sta bene sarebbe un bel traguardo.

8) Questo periodo ti sta facendo pensare all’importanza del calcio nella tua/nostra vita o viceversa alla sua nullità rispetto a problemi più gravi?

8 Personalmente considero il calcio una passione prima ancora che un lavoro, ed è proprio per questo che lo considero importante nella mia vita. Essere in campo a contatto con i giocatori, per migliorare e migliorarsi, lo ritengo un completamento della propria passione. Certamente ci sono cose più importanti nella vita, ma tante altre non sono superflue, anzi, amare ciò che si fa è fondamentale per vivere bene ed essere appagati dal proprio lavoro.

9) Adani dice ai prof tassiamoci del 5% per i dilettanti ... utopia ?

9 Adani come già detto prima ha esposto in maniera molto chiara ciò che personalmente condivido pienamente. Utopia? Può essere, ma senza il dilettantismo non esiste il professionismo, e questo deve far pensare tutti gli addetti ai lavori.

10) Nel calcio dilettanti c è più solidarietà , invidia, riconoscenza , rispetto , poca memoria o egoismo ?

10 Nell'ambito degli allenatori, devo dire che personalmente ho buoni rapporti con tutti, condividendo ciò che ho appreso da chi ha più esperienza di me. Essere una spugna, incamerare le idee e farle proprie selezionando e mettendo a fuoco l'obiettivo prefissato credo sia la nostra mission. Sul resto mi astengo. Un plauso però voglio farlo a tutti i presidenti, dalla Terza Categoria alla Serie D: spendere soldi, il proprio tempo, metterci passione con a volte pochi o nessun ritorno sia economico che di gratitudine non è da tutti. Sono loro la vera essenza del calcio, quello vero.

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