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Serie A | 28 febbraio 2021, 17:03

Sampdoria-Atalanta 0-2: Dea da sballo

Una Dea da sballo quest'oggi ha messo in castigo una Samp volenterosa ma poco concreta in zona-gol. Giusto il passivo, ma niente drammi: alla vigilia si sapeva benissimo che contro la squadra di Gasperini (in tribuna per squalifica) il passo falso poteva arrivare. 

Partita intensa, che la Samp ha interpretato bene per lunghi tratti, provando a rispondere colpo su colpo a un avversario che in questi anni ha basato le proprie fortune sull'agonismo, sull'organizzazione maniacale del gioco e sulla riconquista delle seconde palle. Ecco, proprio su quest'ultimo aspetto è scivolata la formazione di Ranieri: sempre in ritardo sulle palle "sporche", incapace di sfruttare le cosiddette situazioni a metà: nel classico "palla tua, palla mia", la palla finiva sempre agli ospiti, che giocano un calcio pratico, impreziosito dalla qualità tecnica di alcuni interpreti di categoria superiore come Gosens e Ilicic. 

Grazie alle reti di Malinovskyi e Gosens la squadra di Gasperini ha agganciato i bianconeri di Andrea Pirlo al terzo posto e continuano a mettere nel mirino un obiettivo - la Champions - che qualche anno fa sembrava un miraggio, e che adesso è diventato un traguardo a portata di mano.

E la Samp? L'impegno c'è stato, ma sono venuti meno i solisti. Ranieri ha spinto i suoi incoraggiandoli nei contrasti, ma non era giornata e l'avversario non ha regalato nulla. In certe occasioni bisogna tendere la mano agli sfidanti e fargli i complimenti. 

Fra.Cas.

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