LUCA VINCENZI, UN COMMENTO SULLA STAGIONE DEL BAVARI?
Stagione abbastanza altalenante con buone prestazioni ad altre sconcertanti, molti punti lasciati per strada con squadre alla nostra altezza. Se vogliamo trovare una scusante possiamo ricercarla nei tanti infortuni avuti quest’anno soprattutto da giocatori che avrebbero dovuto farci fare il salto di qualità e che invece per gran parte del girone di andata non abbiamo potuto avere a disposizione. Siamo all’inizio del girone di ritorno, la nostra volontà è quella di agganciare il treno dei play-off anche se le squadre sono davvero tante ma ci proveremo fino all’ultimo.
COM’E’ IL LIVELLO DI TERZA E QUALI SONO LE SQUADRE MIGLIORI?
Il livello a parer mio è discreto, forse negli anni precedenti era un pochettino più alto, sicuramente il Covid ha condizionato il livello dei campionati dilettantistici in quanto tanti giocatori di livello hanno smesso dedicandosi ad altre attività. La classifica parla chiaro sicuramente le miglior squadre sono Atletico Genova in primis seguita da Savignone, La Rabona e Vallescrivia. Io penso che non bastino solo giocatori di livello per avere una buona squadra ma il gruppo fa la differenza. Nel campionato ho affrontato diversi giocatori di qualità tra cui cito: Burgio Andrea dell’Atletico Genova, Riggi Jacopo sempre dell’Atletico Genova e Filippo Musso della Rabona.
PARLACI DELLA TUA CARRIERA CALCISTICA, DEIO TUOI MISTER E DEI TUOI IDOLI
Allora la mia carriera calcistica inizia all’età di 6 anni nel DON BOSCO con il mitico allenatore Davide Poggi, gioco lì qualche anno fino a quando non mi traferisco al BORGORATTI dove faccio tutta la scuola calcio con diversi allenatori, tra cui Marco Pampolini e Massimo Virieux nella Juniores. Per me il Borgoratti rimarrà per sempre in una parte del mio cuore perché ho passato momenti bellissimi ed indimenticabili con i miei compagni. Poi per qualche tempo smetto di giocare ma la passione per il calcio è troppo forte, ritorno sui campi di calcio con il Bavari grazie a mister Fabio Padoan purtroppo prematuramente scomparso, trovando in lui un grande estimatore e grande maestro di vita che non dimenticherò mai. Lì ho proseguito facendo 2 anni di Juniores con mister Musetti, per poi passare in prima squadra in Seconda Categoria con mister Marcello Vinelli e poco dopo con mister Domenico Napoli il quale mi ha forse trovato la posizione ideale. I miei idoli facendo il terzino destro o all’occorrenza anche sinistro sono Hakimi o Theo Hernandez giocatori che spingono molto sulle fasce dotati di una grande velocità. Da Sampdoriano il mio idolo non può che essere Fabio Quagliarella grande atleta e grande uomo sia fuori che dentro il campo.
COSA TI ASPETTI DAL TUO FUTURO CALCISTICO?
Spero di giocare ancora per molti anni migliorando il mio livello calcistico, anche se non disdegno in un futuro la carriera da allenatore, esperienza che ho già iniziato con la leva 2012 della James con i quali mi sto divertendo molto cercando di trasmettere la mia passione a questi piccoli campioncini.