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Serie D | 23 maggio 2022, 12:49

LAVAGNESE Il dg Giacomo Nicolini: "La Serie D è la nostra dimensione, cercheremo di tornarci al più presto"

Il nuovo direttore generale bianconero, genero del presidente Compagnoni spiega: "Tutto ruota intorno al blocco del nostro mercato. Se potremo muoverci liberamente, ci muoveremo sia per la serie D in caso di ripescaggio, sia per l'Eccellenza"

Jack Nicolini con la fascia di capitano della Lavagnese nel 2007

Jack Nicolini con la fascia di capitano della Lavagnese nel 2007

Comincia ufficialmente la nuova era della Lavagnese, con il dg Giacomo Nicolini e il ds Andrea Croci al lavoro per costruire la nuova squadra.

Dopo la retrocessione in Eccellenza (avvenuta dopo 20 anni consecutivi in D), non sono perse le speranze per un immediato ripescaggio, anche se c'è l'incognita del blocco del calcio mercato per la sentenza FIFA del luglio scorso.

Notizia di oggi è la separazione da mister Nucera. Il nome del nuovo allenatore non è stato ancora comunicato, troppe ancora le incognite.

Il dg Giacomo Nicolini spiega:

"Andrea Croci si è messo subito al lavoro con grande entusiasmo, mi sembra di rivedere me quando avevo accettato il ruolo di ds al Rivasamba qualche anno fa. Siamo giovani e sbaglieremo, ma con entusiasmo e voglia sopperiremo agli errori. Domani per noi è un giorno importante perchè dovrebbe arrivare la nuova sentenza sullo sblocco del nostro calciomercato, notizia per noi fondamentale. Se dovessimo essere ancora bloccati, non faremo domanda di ripescaggio in D e costruiremo una squadra fatta in casa, se invece ci sbloccano il mercato faremo domanda e interverremo sulla squadra con una buona campagna acquisti. Chiaro, la possibilità di tornare in D sarà un'incognita fino a luglio. Posso solo dire che la Lavagnese dopo 21 anni di serie D, senza aver mai chiesto nulla alla Federazione, meriterebbe questo ripescaggio. Intanto stiamo percorrendo tre strade, una con il blocco del mercato prevede una squadra fatta in casa, un'altra prevede la costruzione di una buona squadra per la Serie D, e l'ultima prevede una squadra in grado di vincere l'Eccellenza. Se sarà eccellenza vogliamo provare a tornare subito su, se sarà Serie D vogliamo cercare di centrare una salvezza tranquilla".

Ancora dubbi sul nome del nuovo allenatore:

"Ci sono alcuni nomi in ballo, ma non c'è ancora il sostituto di Nucera, chiaro che chi accetterà la nostra proposta vorrà sapere del blocco del mercato. Comunque Croci è al lavoro in questo senso".

Per te è un ritorno alla Lavagnese, dopo 8 anni da giocatore, anche se essendo il genero del presidente, per te è comunque una questione di famiglia:

"Dopo tutte le voci su Compagnoni che lasciava, e nonostante io fossi ancora legato al Rivasamba, e ringrazio ancora tanto Pastorino e Ameri per l'opportunità che mi hanno dato, ci siamo seduti a un tavolo io, il presidente e mia moglie Roberta per capire se dare la gestione della Lavagnese a qualcuno di esterno o riprendere in mano la società da parte della nostra famiglia. Abbiamo riportato entusiasmo a Stefano e Giorgio Compagnoni, abibamo riportato in società alcuni dirigenti dei Sestieri che ci daranno una mano, vogliamo coinvolgere la gente di Lavagna. A Lavagna c'è qualche carenza strutturale, in una tribuna manca l'agibilità, speriamo di riottenere i campi di Via Ekengren fondamentali per il nostro settore giovanile, vogliamo che le famiglie vengano al campo e stiano bene al campo. A breve/medio termine vogliamo tornare in D, perchè la nostra dimensione è la serie D, l'ambizione è tornarci il prima possibile".

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