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Eccellenza | 24 maggio 2022, 11:47

ARENZANO Alberto Corradi fra ieri, oggi e domani

Lunga intervista al tecnico biancorosso

ARENZANO Alberto Corradi fra ieri, oggi e domani

Alberto Corradi, un bilancio della vostra stagione in generale

Abbiamo fatto semplicemente una cosa eccezionale. l'anno scorso eravamo stati ripescati ad agosto senza aver vinto il campionato. confermarci in questa categoria per noi è stato come vincere il campionato e meritarcelo sotto l'aspetto sportivo. quindi abbiamo, giustamente, festeggiato come se lo avessimo vinto

Ti aspettavi di poter vincere il girone playout?

Eravamo consapevoli di potercela giocare con tutti. Siamo arrivati mentalizzati all'appuntamento e anche un po' arrabbiati. arrabbiati perché non avevamo raccolto fino a quel momento quello che avevamo meritato sul campo. questo mix di rabbia e concentrazione ci ha fatto alzare il livello. i primi 5 posti erano l'obiettivo, è arrivato il primo. ci ha riempito d'orgoglio.

Il format di quest'anno ti è piaciuto o meglio tornare a quello classico?

Il format a noi ci ha aiutato molto non lo nascondo. la squadra è stata costruita per far bene in promozione. avevo una squadra molto giovane e anche qualche "vecchietto" era alla prima esperienza in categoria, così come l'allenatore. La prima parte del campionato è servita per acquisire esperienza, per crescere. La formula dava la possibilità di resettare e ricominciare tutto da capo. Siamo stati bravi tutti a farci trovare pronti a quell'appuntamento. rimane che nella prima parte di campionato, pur raccogliendo pochi punti, abbiamo fatto un ottimo calcio su tutti i campi. abbiamo pareggiato ad Albenga e Cairo forse meritando qualcosa di più. Ricordo un secondo tempo in casa della Genova Calcio dove credo siano state poche squadre quest'anno a mettere così in difficoltà i bianco rossi. Sotto l'aspetto del gioco durante la prima parte del campionato abbiamo espresso qualcosa di più rispetto ai play out. nei play out abbiamo aggiunto quella concretezza e solidità indispensabile per ottenere dei risultati nel calcio. rimane che il campionato di Eccellenza in Liguria è da sempre e deve rimanere a girone unico. La serie A dei dilettanti non si tocca.

Parliamo dei tuoi ragazzi, chi ti ha sorpreso di più, vuoi fare qualche nome?

I ragazzi sono stati tutti stupendi senza eccezioni. l'ultima parte di campionato ho chiesto loro uno sforzo enorme. siamo arrivati ad allenarci 5 volte alla settimana e, salvo problemi di lavoro, tutti erano presenti. E' stato un onore allenare un gruppo di ragazzi così. non che non siano mancati momenti di tensione personale, ma lo spirito di gruppo ha sempre prevalso. se devo menzionarne uno su tutti, faccio il nome di quello che ha fatto meno minuti sul campo di tutti: Rusca. Rusca si è messo a disposizione mia e del gruppo squadra tutto l'anno e in tutti i ruoli che gli ho chiesto di ricoprire: fondamentale.

La prossima stagione, resterai ad Arenzano? Dove vuole arrivare Corradi e dove può arrivare l'Arenzano?

Arenzano è un posto meraviglioso dove fare calcio. il gruppo che abbiamo creato ha quella giusta appartenenza al territorio utile per la causa. quest'anno salvandoci abbiamo messo le basi per poter crescere. noi abbiamo fatto il nostro dovere, anche qualcosina in più. ora mi aspetto qualcosa dalla società e da Arenzano in generale. La struttura è magnifica, ma l'asticella dobbiamo alzarla altrimenti si rischia di buttare via tutto il lavoro fatto. questa è una società che può e deve diventare stabile in questa categoria e attrattiva nei riguardi di giocatori del territorio che si sono sempre dovuti muovere per cercare società solide d'eccellenza. bisogna essere in grado di offrigli tutto e non solo l'orgoglio di giocare nella squadra del paese. mi aspetto non un balzo ma almeno un passo in avanti dalla società. un passo in avanti ponderato, sostenibile. vedremo. mi aspetto anche un aiuto da chi ha sempre detto di amare questo paese e questa società e ne ha le possibilità per farlo. mi aspetto anche un aiuto dal tessuto economico arenzanese. avere una squadra in eccellenza è prestigioso per tutti e soprattutto ha una ricaduta importante sul settore giovanile.

Ci sono margini di crescita per ripetere le orme del vecchio Borgorosso arrivato in Serie D?

Quella è stata una cavalcata irripetibile, un insieme di eccellenze tecniche e amministrative che ha portato un incredibile risultato sportivo. nel contempo, forse, la crescita è stata così veloce che non si è fatto a tempo a porre basi solide. oggi è tutto completamente diverso, però ci sarebbe lo spazio per una crescita lenta ma costante. ripeto diventare una società solida e strutturata d'eccellenza può e deve diventare l'obiettivo e il prossimo anno calcistico il momento di svolta.

Sei arrivato alla serie a, ora sei tornato a lavorare per i dilettanti, e coi giovani... qualche rimpianto o va bene cosi?

Sono semplicemente stato fortunato ad aver vissuto quello che ho vissuto. il professionismo per me è stata una parentesi. il mio mondo è sempre stato quello dei dilettanti. Sono felice di quello che faccio

Cosa va e cosa non va attualmente nel calcio dilettanti in Liguria? Se potessi cambiare qualcosa cosa faresti?

Io vedo tanti allenatori preparati, società che si dannano per crescere e migliorarsi, comuni che fanno il possibile per offrire strutture adeguate. forse quello che manca è un progetto nazionale e risorse per aiutare questa spinta che viene dal basso. il calcio in Italia è cultura, socialità, aggregazione, inclusione, integrazione e prevenzione. Insomma qualcosa su cui vale la pena investire e programmare

Il futuro calcistico di Alberto Corradi, dove ti vedi fra 10 anni?

Fra 10 anni mi vedo su un qualsiasi campo di dilettanti a fischiare, sbraitare, incoraggiare ed emozionarmi per una bella giocata.




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