Presso la sala Mostre "Caduti di Nassirya" della Provincia di Savona, questa mattina, la dirigenza del Savona FBC 1907 ha tenuto una conferenza stampa in merito alla questione relativa alla concessione dello stadio "Valerio Bacigalupo".
All'attenzione delle istituzioni comunali e regionali, della stampa e dei supporters biancoblù (un gruppo nutrito di Ultras), i vertici dirigenziali del "Vecchio Delfino" hanno chiarito la loro posizione in merito alla concessione dello stadio.
L'avvocato Massimo Cittadino, direttore generale del Savona FBC 1907, ha esordito dichiarando la quasi certa rinuncia da parte del club a partecipare al secondo bando indetto dal comune in merito alla concessione dell'impianto. Il dirigente biancoblù ha, poi, richiesto un maggior appoggio da parte dell'amministrazione comunale, ribadendo come le condizioni attualmente poste dall'amministrazione stessa per la concessione dello stadio siano di fatto improponibili.
L'avvocato Cittadino, a nome di tutta la società, ha rimarcato le condizioni minime mediante le quali vi sia possibilità di accordo:
- disponibilità immediata dell'impianto
- disponibilità totale dell'impianto
- un lasso di tempo più lungo rispetto a quello stabilito dal bando (8 anni) al fine di ottenere un ritorno economico congruo agli investimenti effettuati
Queste - in sintesi - le dichiarazioni rilasciate dal direttore generale biancoblù durante la conferenza stampa: "Non chiediamo denaro al Comune, siamo disposti ad investire di tasca nostra per questo fallimento, ma le condizioni poste dall'amministrazione comunale sono inaccettabili: siamo disposti a spendere nello stadio se ci è concesso immediatamente ed "in toto", e per un lasso di tempo sufficientemente lungo al fine di recuperare gli investimenti effettuati".
A rappresentare l'amministrazione comunale savonese, l'assessore allo sport, Francesco Rossello, che, in merito alla questione "Bacigalupo", ha dichiarato: "Abbiamo bisogno di stabilità e di un progetto che dia continuità e riporti il Savona dove merita di essere. Faccio solo due considerazioni: lo stadio è in quelle situazioni un po' per i tanti 'pacchi' che ci siamo presi nel corso degli anni e anche perché sull'area è presente un vincolo di legge legato al piano di bacino, trovandosi il Bacigalupo in zona rossa esondabile dove non sono possibili interventi di ristrutturazione massiccia. Vogliamo trovare un modo per riaprire lo stadio, non domani ma nei prossimi mesi. Con parte di quegli interventi è possibile cominciare ad utilizzarlo e poi ragionare anche su altre soluzioni".
Immediata la replica dell'avvocato Cittadino: "Non abbiamo mai pensato di millantare una scalata a chissà quale categoria, abbiamo un progetto in lungimiranza da costruire mattone per mattone. Sappiamo ciò a cui andiamo incontro e siamo stati richiesti da una grande piazza calcistica del nord, ma sia ben chiaro se questa cordata dovesse partorire questo accordo, noi qua vogliamo rimanerci. Dobbiamo risolvere il problema, a questo bando però non parteciperemo e ci metteremo a tavolino a lavorare, magari con un incontro risolutivo con l'Amministrazione per chiarire diversi aspetti. Lo stadio con 270 mila euro non si può ristrutturare totalmente, vogliamo che investendo questi soldi ci sia un minimo di ritorno, sennò sarà un bagno di sangue".
Sono - inoltre - intervenuti, durante la conferenza stampa, il massimo dirigente biancoblù, il dottor Sebastiano Cannella, ed il tecnico Ermanno Frumento, il quale ha ribadito e richiesto il massimo rispetto verso i suoi ragazzi, che stanno sostenendo grandi sacrifici in questo periodo così complicato, e sollecitato la massima collaborazione da parte delle istituzioni comunali in merito alla concessione del "Bacigalupo".