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Serie A | 23 gennaio 2023, 15:58

DOPO IL DERBY IN SUPERCOPPA il Milan aspetta Ibra, l'Inter si gode un super Dimarco

Federico Di Marco

Federico Di Marco

Da Pioli is on fire a Pioli sul banco degli imputati è un attimo, da Inzaghi out a Inzaghi in pure. Questione di sliding doors, di porte girevoli del destino, e quelle delle milanesi girano con una rapidità inaspettata. Il Milan non vede più le sfumature di rosso, ma solo tonalità di un nero crisi, mentre il calcio bollicine di Pioli sembra essere sfumato di botto. Il gioco dell'avanti, delle incursioni, della solidità difensiva ha lasciato il posto a quello delle incertezze, dei troppi gol presi e di una fragilità ritrovata. La filosofia di Pioli viene messa in discussione non per mancanza di riconoscenza, ma per un'evidente e manifesta difficoltà, annunciata già dal pareggio incassato nel finale con la Roma e dall'eliminazione dalla Coppa Italia con il Torino, resa poi ancor più evidente dalla sconfitta nel derby con l'Inter in Supercoppa Italiana a Riyad.

 

Il Milan spera in Ibra, l'Inter si affida a Inzaghi

Sparta piange, ma Atene ride. Simone Inzaghi è passato dalle critiche sulla sua presunta immaturità a guidare una squadra da vertice agli elogi dell'imperfezione, perché qualcosa, vedi Lukaku, ancora non va, ma altri come Dzeko e Lautaro vanno alla grande. Così bene che la Supercoppa vinta schiacciando proprio il Milan è una naturale conseguenza. Due volti, due realtà. Il Milan per uscirne può soltanto fare quadrato intorno al suo allenatore, sperando che l'effetto Ibra torni ad avere i poteri taumaturgici di estesa guarigione. L'Inter deve continuare a tenere salde le mura edificate da Inzaghi e non avere la tentazione di buttarlo giù dalla torre alla prossima avversità. Perché a ben vedere la Beneamata è l'unica antagonista credibile per il Napoli, ammesso che esista un antidoto allo strapotere azzurro partenopeo.

Scudetto, per i nerazzurri i giochi sono riaperti 

Nonostante il divario in classifica, la corsa scudetto, almeno ad oggi, non sembra ancora chiusa. Lo sanno bene gli operatori di casinò e scommesse sportive online come Newgioco, che oltre ai ricchi bonus per le slot offrono anche interessanti opportunità legate al betting, come ad esempio la possibilità di scommettere sull'accoppiata invertita, Inter prima e Napoli secondo, all'interno di un già vasto palinsesto sportivo. Per provare a mettere paura alla capolista azzurra e puntare al traguardo massimo, Inzaghi continuerà ad affidarsi ai suoi pretoriani come Dimarco, protagonista nella notte di Riyad con il gol che ha aperto le marcature nel derby contro il Milan. Per lui, nato a Milano e da sempre tifosissimo dei nerazzurri, è più di un sogno che diventa realtà.

La favola di Dimarco: San Siro e l'Inter nel destino

Forse anche per questo al termine della Supercoppa si è abbandonato più di tutti all'euforia, imbracciando un megafono e guidando la festa. Eppure c'era stato un periodo che sembrava che la favola non potesse finire così: esordio con due spiccioli di partita nel 2014/2015 con allenatore Mancini, poi un lungo girovagare tra Ascoli in B, Empoli, Sion in Svizzera, il ritorno all'Inter nel 2018 con la speranza di rimanere, invece nuovo prestito al Parma con primo gol in Serie A proprio a San Siro contro la sua squadra del cuore. Un segno del destino. Dopo un anno al Verona, Dimarco alla sua seconda stagione in nerazzurro, la prima da titolare dopo un po' di anticamera alle spalle di Perisic, è diventato irrinunciabile per Inzaghi, che sa di avere un'arma in più per provare a mettere paura al Napoli.

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