Franco Tarabotto, come siete arrivati all’addio con mister Mancini?
“E’ stata una scelta consensuale, secondo l’allenatore non c’erano i presupposti per lavorare bene, e anche secondo noi c’erano certi aspetti del tecnico che non erano allineati col nostro pensiero, pertanto abbiamo deciso di lasciarci signorilmente”.
E’ stato più un problema tecnico o caratteriale?
“La decisione finale è arrivata più da lui, che, sia chiaro, è una gran brava persona e tecnico molto preparato. Forse se devo trovargli un difetto, dico che era troppo chiuso in se stesso, c’era poco dialogo con la società, e alcune sue decisioni erano troppo categoriche. Dal punto di vista dei risultati, credo nelle due partite con Asti e Chieri aver fatto solo un punto sia stato troppo poco. Con il Ticino, che è una gran bella squadra, abbiamo vinto la partita, ma si percepiva che non ci fosse un grande feeling con la squadra. Dal punto di vista tecnico-tattico non mi vado a immischiare, ma certe cose che vedevo in campo non mi piacevano. Io forse avrei anche continuato con lui, ma alla fine meglio così…”.
E cosi siete arrivati alla scelta di Cottafava:
“E’ stata una scelta di Luca Tarabotto e Gianluca Olivieri, che hanno preso informazioni e notizie sul nuovo mister, un profilo che incarna perfettamente il mio pensiero calcistico. Un mister giovane, ma preparato. Ho visto una parte del primo allenamento, e devo dire che mi piace il suo modo di fare, ho instaurato subito con lui un bel dialogo, mi piace la sua filosofia di gioco. Sono contento della scelta. Mancini ha avuto qualche lacuna dal punto di vista caratteriale, noi siamo una società piccola fatta di poche persone, siamo abituati a parlarci tanto e spesso fra di noi, ecco questo con Mancini non avveniva”.
Adesso cosa si aspetta dal futuro prossimo?
“Intanto ringrazio Fabrizio Grossi per questo periodo di interregno, sarà lui il futuro del Vado. Per il prosieguo della stagione auspico di arrivare nei primi sei posti e di divertirmi, e soprattutto di assistere a partite da combattimento. Spero e credo che questo allenatore possa tirare fuori il massimo dai ragazzi, lo spogliatoio è unito, gli va dato il tempo di mettere in pratica le sue idee, e tra quattro settimane tracceremo un primo bilancio. Mi auguro vivamente che i risultati che otterrà Cottafava mi facciano dimenticare il fatto che sia un tifoso sampdoriano…”.