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Tennis | 13 maggio 2024, 23:08

I talenti più rosei del tennis italiano: ecco alcuni nomi da seguire

I talenti più rosei del tennis italiano: ecco alcuni nomi da seguire

 

Tutti parlano sempre e solo di Jannik Sinner, come del salvatore del tennis italiano. C’è tanta verità in questa affermazione, ma in realtà lo scenario attuale del tennis tricolore è molto più roseo e il merito non è solo del fenomeno altoatesino, ma anche di tutti i giovani in rampa di lancio che non vedono l’ora di dimostrare il loro valore.

Non c’è dubbio che per il tennis italiano si tratta di una sorta di epoca d’oro. In campo i risultati eccezionali che stanno ottenendo i vari Sonego, Sinner e Berrettini stanno dimostrando come il percorso di crescita dell’intero movimento è sotto gli occhi di tutti. E anche il numero degli appassionati delle scommesse tennis sta crescendo sempre di più, pronti a cercare di indovinare quale sarà il prossimo trofeo che Sinner aggiungerà al suo palmares, che comincia a essere effettivamente di tutto rispetto.

C’è magia nell’aria, come dopo il 1976

Non c’è dubbio che il momento magico del tennis italiano si può un po’ paragonare a quanto vissuto nel 1976 dopo la straordinaria affermazione in Coppa Davis. Coppa che ha fatto di recente tappa anche a Genova come vi abbiamo raccontato in questo articolo. Dai cinque che hanno vinto la Davis, ovvero Sonego, Musetti, Bolelli, Sinner e Arnaldi, fino ad arrivare a Berrettini e Fognini, dal punto di vista emozionale è sicuramente un periodo d’oro per il tennis italiano e per tutti gli appassionati. Diamo uno sguardo ai giovani in rampa di lancio che proveranno a seguire il solco tracciato da Jannik Sinner.

Flavio Cobolli, già in alto nel ranking ATP

Fiorentino solo di nascita, dal momento che lui si sente romano al 100%, Cobolli è un figlio d’arte; quindi, il talento in questa famiglia non è mai mancato. Il padre, Stefano, ha raggiunto la posizione n. 236 del ranking ATP, ma oggigiorno è soprattutto il gestore di una notevole e organizzata squadra, in cui troviamo anche l’ex tennista Matteo Fago.

Negli ultimi mesi la scalata nel ranking ATP di Cobolli è stata impressionante, guadagnando ben 70 posizioni. Tra l’altro, è stato in grado anche di scendere sotto la posizione numero 100. Insomma, un percorso convincente, che lo sta portando a tutti gli effetti tra i professionisti di buon livello. Flavio, dal canto suo, è un giocatore completo, soprattutto dal punto di vista tecnico le lacune sono poche. Sia il dritto che il rovescio sono due punti di forza, mentre il suo punto debole, il servizio, è stato migliorato notevolmente nel corso del tempo. Stesso discorso in riferimento alla potenza dei colpi, aspetto dove un tempo mancava, che adesso è finalmente ad un buon livello. Mano delicata e buoni movimenti sotto rete, Cobolli ha tutto per emergere, come ha dimostrato anche a Sanremo due anni fa, e sicuramente sarà uno dei protagonisti del tennis italiano dei prossimi anni.

Luca Nardi, classe 2003

Pesarese doc, Nardi è probabilmente il talento italiano più cristallino quando si parla solo ed esclusivamente di tecnica. Il problema, spesso e volentieri, nel suo percorso di crescita, è stato rappresentato da difficoltà a livello psicologico: la mancanza di una mentalità vincente e il corretto atteggiamento ne hanno un po’ limitato i miglioramenti. Nel corso della seconda parte dello scorso anno, però, si è potuto notare un drastico cambiamento. Nardi scende in campo in maniera molto più motivata e con la convinzione finalmente giusta nei propri mezzi. Il tennista di origini marchigiane è senz’altro molto più carico rispetto al passato e i risultati lo stanno a testimoniare alla perfezione.

Non è caso che pure i risultati stiano effettivamente premiando questo cambio di mentalità e di atteggiamento. Nardi è riuscito a qualificarsi per le finali delle Next Gen ATP di Gedda, sfruttando soprattutto un’ottima trasferta challenger in Giappone. Per il definitivo salto di qualità, il tennis marchigiano ha voluto puntare sull’esperienza e sulla guida di Giorgio Galimberti, l’ex davisman che lo affiancherà negli allenamenti e nelle partite, scortato da un valido team di professionisti.

D’altro canto, è un peccato non sfruttare tutto l’enorme talento che Madre natura ha voluto donare a Nardi. Dritto e rovescio di altissima qualità, ma soprattutto una capacità di gestire la racchetta notevole, oltre che complessivamente una cifra tecnica sicuramente da professionista di alto livello. È chiaro che i miglioramenti devono essere fatti dal punto di vista fisico: servirà una stagione in cui scenderà in campo con una certa continuità per dare lustro a tutto il suo talento e crescere giocando.

Giulio Zeppieri, classe 2001

Un altro tennista di origini romane, classe 2001, che ha nella potenza dei colpi il suo punto di forza principale. Non c’è dubbio che in tutta la nuova generazione di tennisti tricolori, Zeppieri è quello più potente. Dritto e servizio sono due schegge, mentre con il rovescio bimane si può fare ancora meglio, anche se siamo già ad un livello importante.

Nel corso del 2023 ha deciso di trasferirsi a Vicenza per allenarsi alla Horizon Tennis Home di Sartori. Una scelta che si è dimostrata fin da subito molto produttiva: la crescita è stata evidente, sotto ogni punto di vista, sia sotto il profilo mentale che tecnico. Il problema è stato un infortunio occorso alla caviglia nella parte più delicata della stagione, che non gli ha consentito di entrare nella top 100 del ranking ATP.

Dando uno sguardo, invece, ai punti deboli, si può notare come Zeppieri debba ancora migliorare molto dal punto di vista fisico. Il tennista pontino, però, ha fatto qualche passo in avanti da questo punto di vista, grazie agli allenamenti con Max Pinducciu, un preparatore atletico particolarmente apprezzato e conosciuto tra gli addetti ai lavori, collaborando non a caso, tra gli altri, con Seppi e Sinner. La superficie preferita di Zeppieri? Senza dubbio il cemento outdoor in Australia, un campo decisamente rapido, che esalta alla perfezione il suo tennis molto esplosivo e potente.

Luciano Dardieri, classe 2002

Ecco un altro talento, italo-argentino, da tenere assolutamente d’occhio. Un altro figlio d’arte, dal momento che suo padre Gino ha giocato a tennis ad un ottimo livello anche in Italia. I punti di forza di Dardieri? Senza dubbio l’esplosività, ma anche l’agonismo e la grinta che mette in ogni match. Intensità e ritmo sono due peculiarità del suo gioco, esplodendo in colpi potenti e pesanti e anche dal punto di vista atletico si fa rispettare. La terra è la superficie dove riesce a dare il meglio, ma riesce a destreggiarsi bene anche sul cemento outdoor. Il carattere e la grinta sono due aspetti fondamentali nel gioco espresso in campo da Dardieri. Tra i suoi risultati migliori nel 2023 anche due challenger aggiunti al palmares, sulla terra rossa di Lima e di Todi. Il salto di qualità, in generale, è sotto gli occhi di tutti. E, a proposito di talenti, il fratello più piccolo, Vito Dardieri, sembra avere le stimmate del predestinato, dal momento che a 15 anni è già vicino ai primi 200 nel ranking mondiale under 18.


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