SUPERBA IN PROMOZIONE Le confessioni di Durante e Pelosi

L'intervista a Carlo Durante e Joseph Pelosi arriva poco dopo l'ora di cena, con la voce ancora rotta dall'emozione dopo l'impresa della Superba, che al settimo anno dalla sua fondazione centra finalmente l'obiettivo della Promozione.

PELOSI: Dopo 7 anni è difficile trovare le parole e gli aggettivi giusti per descrivere quello che abbiamo fatto in questa stagione...

DURANTE: Quando la Sampierdarenese fu promossa, Pelosi mi mandò un messaggio dicendomi che la Samp non poteva andare in Promozione senza di me, oggi dico io a Joseph che la Superba non poteva andare in Promozione senza di lui, visto che aveva iniziato la stagione al Caderissi...

PELOSI: Quando sono ritornato qui al Lagaccio ho vissuto settimane particolari, non riuscivo a ritrovare la mia Superba... non trovavo i volti degli anni scorsi, ma era colpa mia... Ora posso dire che ne ho trovati altri 25 che rimarranno indelebili dentro di me... A dicembre ho detto a Durante che questa squadra era forte, tecnicamente la Superba più forte vista dal 2017 a oggi, a livello morale e di gruppo tutte meritavano la Promozione, ma a livello tecnico questa ha qualcosa in più delle altre.

DURANTE: Abbiamo totalizzato 15 vittorie 2 pareggi una sconfitta, e a novembre eravamo penultimi, quello che è successo con la Panchina (avevamo già vinto la partita 2-1 ma l'arbitro ci ha richiamato in campo e abbiamo preso il gol del 2-2 nel recupero) dimostra che questa squadra è forte ma ha anche gli attributi.

PELOSI: Hanno parlato in tanti sul nostro conto, dicendo che non ce l'avremmo fatta nei playoff perchè venivamo dal girone più facile, invece siamo arrivati primi contro squadre dal budget ben superiore, ma ha vinto la nostra voglia di stare insieme e l'entusiasmo che ci contraddistingue dal 2017.

DURANTE: Prima della partita di ieri ho detto che avremmo scoperto se esiste veramente un dio del calcio, e che se esiste avremmo vinto noi per tutto quello che ci è successo e abbiamo superato quest'anno...

PELOSI: Per me il dio del calcio non esiste, il calcio non è meritocratico, per questo ancora di più penso che lo abbiamo meritato questo successo, dimostrando di essere la più forte dei cinque gironi di Prima!