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Seconda categoria | 15 luglio 2025, 12:40

PRAESE UNDER 21 Le ambizioni di Franco Caruso: "Obiettivo primario divertirsi, i risultati arriveranno di conseguenza"

Intervista al dirigente responsabile della squadra genovese iscritta in Seconda C: "Massima fiducia in mister Ricagni, ottimo allenatore e grande preparatore"

Nella foto Franco Caruso con i giovani Iozzo e Mennella

Nella foto Franco Caruso con i giovani Iozzo e Mennella

Con Franco Caruso, dirigente responsabile o per meglio dire "patron" della squadra under 21 della Praese iscritta al prossimo campionato di Seconda Categoria genovese, facciamo il punto sugli obiettivi e le prospettive della squadra.

"L'anno scorso ero già insieme con il mister Luciano Ricagni, al Cornigliano, e ho potuto apprezzare quanto sia bravo e ci sappia fare coi ragazzi. Quindi alla fine di questa stagione, dopo la chiusura della nostra esperienza in neroverde, abbiamo deciso di continuare a fare qualcosa insieme, di cercare nuovi stimoli altrove. E' spuntata questa opportunità con la società Praese, ci hanno dato la gestione della squadra Under 21 permettendoci di avere una certa autonomia e ci siamo accordati in breve tempo. Da regolamento non potremo militare nello stesso campionato della prima squadra (che gioca in Promozione), ma essendo in Seconda Categoria virtualmente possiamo giocarci il campionato".

Con quali ambizioni?

"Domanda difficile quella sulle ambizioni. Tutti in estate vogliono vincere, ma noi dobbiamo tenere i piedi per terra, abbiamo tutti ragazzi molto giovani, so per certo che il mister li farà correre e daremo fastidio a tutti. Obiettivo primario però è quello di divertirci, e soprattutto fare divertire i ragazzi. Io e Luciano conosciamo questo campionato che è molto difficile, sicuramente ci mancherà un po' di esperienza ma sono sicuro che Luciano, ottimo allenatore e grande preparatore atletico, saprà far rendere al massimo i ragazzi".

Un messaggio ai ragazzi?

"Li voglio vedere aggressivi, con la cattiveria giusta, sportivamente parlando, fin dalla prima partita. Prima di tutto dovranno divertirsi e se lo faranno arriveranno i risultati. Da parte mia, cercherò di accontentarli per tutto quello che posso. Ho iniziato a seguire il calcio dilettanti segendo mio figlio che gioca. Mi sono appassionato a questo mondo ed è diventato come una malattia".

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