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Serie D | 23 settembre 2025, 13:19

CAIRESE La rabbia di Elisa Vico dopo l'alluvione: "Se ne fregano di noi, forse diamo fastidio"

Il grido di allarme della vicepresidente gialloblù dopo i gravi danni riportati dalla struttura in sintetico del Brin

CAIRESE La rabbia di Elisa Vico dopo l'alluvione: "Se ne fregano di noi, forse diamo fastidio"

L’ennesima alluvione in Val Bormida ha creato seri disagi anche alle società sportive del territorio. Questa mattina la vicepresidente della Cairese, Elisa Vico, è un fiume in piena, per rimanere in tema:

“Abbiamo subito danni molto seri alle nostre strutture, ma nessuno ci contatta, se ne fregano. La nostra società partecipa alla Serie D che come sappiamo è semiprofessionistica, abbiamo gente stipendiata tutta in regola, con i nostri tornei internazionali facciamo lavorare tutta la Provincia di Savona, eppure delle nostre difficoltà non gliene importa niente a nessuno. Noi abbiamo aiutato sempre le altre società, anno scorso Dego e Rocchettese sono venute ad allenarsi da noi al Brin, il Bragno ha giocato al Rizzo. Ora, con i danni riportati dal sintetico del Brin, dovremo spostare i nostri ragazzi al Rizzo, e non potremo più aiutare nessuno. Noi stessi siamo dovuti andare a Millesimo per allenarci sul sintetico”.

“Purtroppo –continua Elisa Vico- in questi anni abbiamo ricevuto tantissime promesse ma fatti nessuno! Al Brin non esiste un piano di vigilanza dagli anni 80, mancano le certificazioni. Il permesso per avere solo il 20% degli spettatori al Brin è solo un palliativo. Abbiamo ricevuto promesse per un sintetico nuovo che non sono state mai concretizzate. Il tetto degli spogliatoi del Rizzo è dell’anteguerra e piove dentro. A volte penso che sia stato un fastidio per il Comune il fatto che siamo saliti in serie D. I campi non sono nostri, quando ci è stata affidata la gestione del bar del tennis e poi ci è stata tolta, non ci hanno fatto portare via le nostre cose. Se le strutture sono del Comune, è l’ora che il Comune inizi a fare qualcosa”.

“Il nostro campo sintetico al Brin aveva già dei problemi – prosegue la vicepresidente gialloblù- l’unica soluzione per fare giocare tutte le società sarebbe rifare il Rizzo in sintetico. Sappiamo tutti che i campi in erba non possono essere utilizzati sempre perché li distruggi. Spostando tutti i nostri tesserati al Rizzo non ci potrà giocare nessun altro. Non capisco come sia possibile che paesi come Carcare e Millesimo siano riusciti a rifare il campo e una città di Cairo non riesca a farlo. Insomma, la gestione delle strutture è nostra,  ma non essendo nostra la proprietà rischiamo di investire senza che ci rimanga nulla in mano!”.

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