Seconda categoria - 15 marzo 2018, 11:28

La stagione boom di Michael Pagliano, 21 gol in 20 partite per la Sottocollese

"Avrei preferito segnare qualche gol in meno ed entrare nei playoff, comunque ora che ci siamo provo a vincere il titolo di capocannoniere. Perasso è il mister che mi ha dato di più, De Lucia il giocatore più forte"

La stagione boom di Michael Pagliano, 21 gol in 20 partite per la Sottocollese

21 gol in Seconda Categoria, non si fanno per caso. E Michael Pagliano, bomber della Sottocollese, classe 1993, è in piena lotta per la classifica dei cannonieri, davanti a lui solo Francesco Rizzo (a 22) che peraltro si è “accaparrato” un gol la cui paternità è ancora dubbia....

Andiamo a ripercorrere la carriera di Michael:

“Ho iniziato nelle giovanili del Molassana (con il ds Andrea Barbieri), poi il Baiardo (con mister Paolo Perasso), quindi il Castelletto (Allievi Regionali, dove ho ritrovato proprio Perasso e Barbieri). Li ho segnato una trentina di gol, e sono passato alla Sestrese Juniores, facendo anche qualche panchina in Eccellenza. Poi sono passato in prestito al Campomorone, dove facevo il fuoriquota agli ordini di mister Pirovano, e dove ho incontrato Silvestro De Lucia, l'attaccante più forte che io abbia mai visto, con un mancino delirante. A Sestri invece ho avuto l'onore di allenarmi con punte del calibro di Alessi, Ammendolea, Anselmo, Anselmi”.

Un doppio infortunio alle ginocchia ferma però la sua carriera:

“Dopo Campomorone sono stato fermo due anni. Poi Perasso mi ha portato alla Struppa, dove ho giocato 2 anni ma pochissime partite fra Prima e Seconda, perchè reduce da quegli infortuni”.

Ed ecco che spunta il Davagna in Terza, dove Michael rinasce:

“Venivo da brutti infortuni e avevo bisogno di giocare, Gianluca Iesu mi ha dato la possibilità di riprendermi alla grande, e ho fatto 24 gol in 2 anni (13+11)...”.

Dopodichè ecco l'avventura alla Sottocollese:

“La squadra è stata fondata da Massone, Rimassa, Poggi e Porcella, li conoscevo tutti bene, mi hanno coinvolto nel loro progetto e io li ho ripagati con 13 gol l'anno scorso, coronati dalla vittoria del campionato, una bella cavalcata, con 11 vittorie di fila e un mister come Paolo Migliardo, un passionale, scrupoloso, molto attento, lui vive il calcio come una seconda pelle”.

Quest'anno 21 gol in 20 partite, ormai sei definitivamente tornato te stesso...

“Si, sono tornato ai miei livelli, in estate mi sono rimesso bene in bolla, ma se sta girando bene il merito è tutto della squadra e dei compagni, se uno fa più di 20 gol il merito è della squadra e dei mister Strazzera e Barisone che avevo avuto a Davagna, e con cui ho fatto 45 gol in 3 stagioni. Rimane un po' di rimpianto, perchè alla gioia per i tanti gol fa da contraltare l'amaro in bocca per essere fuori dai playoff”.

Se arriva qualche richiesta da categorie superiori, te ne andrai?

“No, penso di rimanere, qui sono tutti amici a cui voglio bene. Per andare in Prima, resto qui. Magari più in alto ci penserei ma non credo, a 25 anni ormai penso di essere un giocatore di queste categorie, anche se nella vita tutto può essere...”

E' questo il tuo anno più bello?

“Direi di si, anche se gli anni alla Juniores della Sestrese sono stati importanti, ero nella terza squadra di Genova, una società organizzata in cui mi sono trovato benissimo, i mister erano Turano (in prima squadre c'era Canepa) e Mellino (in prima Monteforte)”.

Gli allenatori che ti hanno insegnato di più?

“Sono rimasto molto colpito dalla preparazione fatta da Luca Monteforte, faticosa e divertente. Paolo Perasso è stato quello che mi ha insegnato di più, ha avuto sfortuna con i grandi, ma lui è perfetto per i giovani”.

I compagni a cui sei più legato?

“Su tutti Daniele Contarin, lui ha smesso di giocare qualche anno fa, ma giochiamo ancora insieme a calcio a 7 in Aics. E poi Enrico Poggi, Alberto massone ma tutto quanti il gruppo sottocollese”.

Punti al titolo di capocannoniere o non ti importa più di tanto?

“Onestamente preferirei aver fatto qualche gol in meno ma essere nei playoff, a questo punto se riuscissi a vincere il titolo mi farebbe piacere, anche perchè arrivare davanti a gente come Rizzo, Mosto, Dondero e Leverone non sarebbe male...”.

Infine un saluto particolare:

“A Daniele Porcella, spero possa tornare presto dalla squalifica in modo da poterci giocare ancora insieme...”

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DICONO DI LUI

Paolo Migliardo: “Classico attaccante d'area, molto forte sottoporta, un Pippo Inzaghi, è letale nei 16 metri. Non mi sarei aspettato da lui una valanga di gol, ma le 21 reti di questa stagione lo confermano come una delle punte più forti che ci siano in giro, può fare bene anche in Prima, è ragazzo intelligente...”

Maurizio Strazzera: “Ce l'ho avuto anche a Davagna, è un attaccante moderno, può fare la prima e la seconda punta, può giocare anche a 3, se gli dai fiducia è uno che ti dà tutto in campo, sa fare anche la fase difensiva, per un allenatore avere un giocatore cosi è importante, nei 20 metri se lui ha la palla fa sempre gol”

Carlo Mellino: “Un attaccante che non molla mai, me lo ricordo con piacere, ha fiuto del gol, un buon tiro, qualche castagna dal fuoco me l'ha tolta quando allenavo la Juniores della Sestrese”.

Paolo Perasso: “Michael è un ragazzo che ha voglia di arrivare, con me si è integrato subito, fisicamente potente, ma bravo anche coi due piedi, un bel colpo di testa, sempre presente agli allenamenti, disponibile, ha avuto solo un momento di defaillance fra il settore giovanile e le prime squadre, ha dovuto lavorare un po' mentamente su se stesso ma vedo che ora va sempre in doppia cifra, è pronto per una Prima Categoria”.

PDP

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