Calcio giovanile - 06 maggio 2018, 13:27

La bella favola di Matteo Biancato, il figlio d'arte convocato in Nazionale Under 17

"Mio padre Giuseppe mi ha insegnato qualche colpo, il resto è nel DNA. Il mio idolo è Verratti, vorrei arrivare nei professionisti. Sono genoano ma se i chiamasse la Sampdoria ci andrei di corsa".

La bella favola di Matteo Biancato, il figlio d'arte convocato in Nazionale Under 17

Se ti chiami Biancato, e tuo padre di nome fa Giuseppe, uno dei più grandi talenti del calcio ligure degli anni 90, il tuo destino è segnato.

E Matteo Biancato, classe 2001, talentino dell'Athletic Club, lo sa benissimo.

Oggi è in viaggio per il suo terzo raduno con la Nazionale Under 17 di Francesco Statuto. 

"Sono già andato a Firenze e Roma, ora vado a Frosinone, a fare un torneo con la Under 17. Nei raduni precedenti c'era un altro ragazzo ligure, Buonocore del Finale, in questo torneo sono l'unico ligure".

Nato il 10 ottobre 2001, ha sempre giocato nell'Athletic, quest'anno è uno dei pilastri degli Allievi Regionali di Angelo Bruzzo.

"Questa stagione per me è da ricordare, la convocazione è stata una sorpresa, avevo già giocato in rappresentativa ligure al Torneo delle Regioni in Abruzzo, ma la Nazionale proprio non me l'aspettavo. Tre anni fa ero in Rappresentativa Provinciale, ma questa è la mia prima esperienza fuori dalla Liguria. Ho sempre giocato nell'Athletic, ma mi piacerebbe tentare una avventura in un settore giovanile professionistico".

Descriviti come giocatore:

"Sono una mezzala sinistra, sono molto tecnico, uso il piede sinistro, mi piace fare assist, ma quest'anno ho già fatto 10 gol...

Hai un idolo nei professionisti?

"Mi piace molto Verratti, come tipo di gioco ci somigliamo..."

Tifi Genoa o Samp?

"Sono genoano.... ma se mi chiamasse la Samp ci andrei".

Sei figlio di Giuseppe, grande giocatore degli anni 90, cosa ti ha insegnato tuo padre? 

"Mio padre mi ha insegnato qualche colpo, e ha sempre insistito perchè proseguissi la mia strada nel calcio, il resto ce l'ho nel DNA".

Hai anche una sorella che gioca...

"Si, mia sorella Carolina è del 2005 e gioca nel Genoa come centrocampista".

Che scuola fai?

"Ho 16 anni, frequento il Montale, istituto tecnico, per ora vado avanti a studiare poi vedremo cosa mi riserverà il calcio..."

L'esperienza in maglia azzurra cosa ti sta lasciando?

"Una grande emozione, una bella esperienza, con tanti ragazzi di regioni diverse".

Cosa chiedi ancora a questa stagione?

"Mi aspetto di arrivare alla finale degli Allievi Regionali, siamo a pari merito nel girone e se vinciamo lo scontro diretto lotteremo per il titolo". 

PDP

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