Classe 1991, Niccolò Mozzachiodi è sicuramente uno dei migliori portieri del calcio ligure. Dopo la stupenda stagione disputata con la Forza & Coraggio in Promozione (con la ciliegina di tre rigori parati) Niccolò, ex talento dello Spezia, prova a riprendersi quello che il calcio gli ha tolto, e tornare nei professionisti, o quanto meno in Serie D.
“Dai pulcini dello Spezia ho fatto tutta la trafila fino alla prima squadra -racconta Niccolò- dove ho esordito in C2, in un Alghero-Spezia, 90' titolare, finì 1-0 per noi, era il 2009/10. Giocai anche in casa la domenica dopo con il Feralpi (1-1), poi mi infortuni, mi sono rotto la tibia in allenamento e cosi ho perso un po' il giro del grande calcio”.
Nel 10/11, gioca con la Sarzanese in Serie D, tutto l'anno titolare, nell'11/12 torna allo Spezia in C1, dove fa il secondo a Danilo Russo, nel 12/13 fa il terzo portiere, con tre panchine in B, dietro a Danilo Russo, Iacobucci, Guarna.
Poi la discesa nei dilettanti:
“Nel 13/14 non ho rinnovato con lo Spezia, e mi sono ritrovato al Lerici Castle, dove ho fatto due anni in Promozione. Dal 2015 invece sono al Forza & Coraggio”.
Hai qualche rimpianto per non aver sfondato nel calcio vero?
“Avrei potuto far scelte diverse, ho avuto tante persone che non mi hanno aiutato, ma resto consapevole delle mie capacità e se avessi buone occasioni oggi vorrei ritornare a giocarmi qualcosa nei professionisti o quantomeno in Serie D. Purtroppo lavoro in un cantiere navale, e in questi anni è stato difficile allenarmi come si deve”.
Quest'anno tre rigori parati, e tante soddisfazioni, tra cui l'elezione a miglior portiere della Promozione:
“E' stato un anno faticoso da un lato, ma anche molto gratificante dall'altro, con tanti sforzi ripagati, grazie al contributo dei compagni, con cui abbiamo raggiunto una salvezza tranquilla”.
Raccontaci i tre rigori parati:
“Il primo l'hp parato con l'Ortonovo, a Mario Verona: ha tirato una staffilata potente centrale, io sono stato fermo fino all'ultimo, poi mi sono leggermente spostato e l'ho deviata in corner”.
Il secondo?
“Il secondo con il Little Club, ad Akkari, al 90' sull'1-1, mi sono tuffato sulla mia destra e l'ho messa in corner”.
Il terzo?
“Il più bello, con il Cadimare, un derby molto sentito, l'ho parato a Biasi: tiro alla mia sinistra, lui ha calciato forte ma gliel'ho intercettata”.
Svelaci il tuo segreto:
“Cerco di capire dove calciano, guardo la posizione di partenza nella rincorsa, e poi mi fido nell'istinto...”
Il tuo idolo nei prof?
“Mi piace molto Allison della Roma”.
Il tuo modello fra quelli con cui hai lavorato?
“Fra i dilettanti ho visto un livello buono, ma quando ero giovane mi piaceva molto Santoni dello Spezia”.
Il preparatore a cui devi di più?
“Devo tanto a Giampiero Stefanini, mi ha dato tutte le basi di questo ruolo”.
L'allenatore migliore?
“Michele Serena, è stato un grande uomo con noi”.
Il compagno a cui sei più legato?
“Mi sono trovato bene con tutti, ma ho stabilito un bel feeling con Marco Stradini, mio compagno di reparto al Forza & Coraggio, siamo coetanei”.
Un messaggio alla tua squadra di oggi?
“Penso che lascerò il Forza & Coraggio, ma sono molto grato a loro che mi hanno dato la possibilità di giocare anche se mi sono allenato poco. Ora mi piacerebbe ripartire da una serie D....”
In bocca al lupo Niccolò!