Pallanuoto - 29 novembre 2018, 23:08

RN Camogli: intervista al ds Riccardo Ginocchio

“Il nostro obiettivo primario sarà quello di lanciare i nostri giovani che si stanno affacciando al mondo della prima squadra"

RN Camogli: intervista al ds Riccardo Ginocchio

Dopo il primo brillante successo in campionato, in casa Rari Nantes Camogli è arrivato il momento di preparare il difficile derby di sabato prossimo a Lavagna. Il direttore sportivo Riccardo Ginocchio ha fatto il punto della situazione tra presente e futuro spiegando le strategie applicate per la costruzione della squadra.

Riccardo, partiamo dalla guida tecnica. Dopo 5 anni quest’estate le strade di Daniele Magalotti e della Rari Nantes Camogli si sono separate.

“Magalotti è stato molto sincero con noi. Già dalla scorsa primavera sapevamo che a fine anno ci saremmo salutati. Lo sport è fatto di cicli e penso che fosse arrivato il momento di cambiare e di ripartire con una nuova guida tecnica. La scelta di Temellini è venuta di conseguenza. È un allenatore giovane con tante idee. Non avrà un super curriculum come mister, ma può sopperire questo aspetto con una carriera da giocatore che parla da sè. È stato campione Italiano, europeo, ha giocato finali di Champions League ed è stato allenato dai migliori tecnici del mondo. Ho avuto anche il piacere di giocare con lui e ho un grande ricordo dell’uomo, per cui è una scelta nella quale crediamo fermamente e siamo sicuri di avere agito al meglio”.

Oltre all’allenatore avete salutato anche diversi giocatori che fino alla scorsa stagione facevano parte della prima squadra.

“Si, diciamo che è stato fatto un mix di scelte tecniche e di decisioni prese dai giocatori stessi. Alcuni hanno deciso di intraprendere altri percorsi fuori dal mondo della pallanuoto, mentre per altri abbiamo dovuto fare delle scelte cercando come sempre di agire per il bene della calottina bianconera. Credo che giocare a Camogli debba essere un orgoglio, e la società è chiamata a prendere decisioni, seppur dolorose, per il bene del progetto”.

Ci presenti, invece, i nuovi arrivati?

“Come prima cosa abbiamo cercato di colmare quelle lacune che credevamo di avere in qualche reparto. In particolare l’arrivo di Cambiaso ci permetterà di avere una coppia di centri davvero importanti cosa che negli ultimi anni non avevamo mai avuto. Il ritorno di Caliogna è stato voluto e cercato, Dado lo scorso anno ha potuto vivere un’esperienza unica con campioni di livello assoluto con i quali si è tolto tantissime soddisfazioni. Crediamo che il suo arrivo possa portare entusiasmo e quella qualità che ci mancava. Licata è un altro ragazzo che conoscevamo molto bene e siamo felicissimi di averlo riportato alla Giuva. Il suo innesto porterà qualità e quantità e siamo certi che farà molto bene”.

Infine ci parli degli obiettivi per questo campionato?

“Il nostro obiettivo primario sarà quello di lanciare i nostri giovani che si stanno affacciando al mondo della prima squadra. Abbiamo fatto scelte chiare puntando su 7/8 giocatori esperti, ma vogliamo che tutti gli altri crescano e che possano diventare protagonisti. Barabino, Pellerano, Mantero, Bisso e Rossi non devono solo acquisire minutaggio fine a se stesso, devono fare esperienza per diventare dei giocatori importanti per il nostro progetto. Per quanto riguarda il risultato sportivo, invece, dobbiamo ripartire dal sesto posto della passata stagione. sappiamo che abbiamo almeno cinque squadre davanti per cui dovemmo lavorare al meglio senza alcuna pressione, ma con tanta voglia di fare bene”.

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