Eccellenza - 06 febbraio 2020, 16:10

IL PERSONAGGIO Edo Capra e quella capriola che è un marchio di fabbrica: "L'unica volta che non l'ho fatta mi hanno ammonito..."

Il bomber dell'Imperia elogia mister Lupo: "Sa gestire benissimo il gruppo e non ho mai segnato così tanto come con lui... Il Sestri è favorito, ma raggiungere la D in una piazza come Imperia sarebbe tanta roba"

IL PERSONAGGIO Edo Capra e quella capriola che è un marchio di fabbrica: "L'unica volta che non l'ho fatta mi hanno ammonito..."

Edo Capra, è diventata una corsa a due fra Imperia e Sestri o c'è anche l'Albenga?

“Sinceramente guardo solo a noi, dobbiamo fare più punti possibili senza pensare agli altri, la corsa dobbiamo farla su noi stessi”.

Le tre grandi favorite di questa stagione secondo te erano/sono allo stesso livello?

“Il Sestri ha più ricambi, è una società forte, che viene dalla D, e ha confermato tanti giocatori dalla categoria superiore. Sono loro i favoriti”.

Sestri-Imperia sarà decisiva?

“In parte si, ma ci sono ancora tante partite da fare, è ancora presto per fare calcoli. Chiaro che l'obiettivo è arrivare a Sestri con massimo un punto di distacco”.

Athletic/Sestri e Imperia/Baiardo: chi rischia di più?

“Due partite sulla carta simili, il Baiardo è più attrezzato, ma l'Athletic si gioca di più, sono tutte e due partite rischiose. E comunque in questo campionato puoi perdere con chiunque”.

Voi in casa avete perso con Busalla e Rapallo. Temete il Baiardo?

“Il Baiardo ha tutte le carte in regola per impensierirci, ha giocatori che hanno fatto in carriera campionati vertice, davanti sono pericolosi soprattutto con Battaglia, dietro hanno giocatori di livello come Napello e Digno, dovremo stare attenti”.

Dopo i fatti dell'andata, che ti hanno visto protagonista, ti aspetti un trattamento particolare?

“No. Penso che siano cose che succedono sui campi di calcio, non penso ci sarà nessun problema, per me è finito tutto al 90'”.

Sei stato allenato da tanti big della panchina in Liguria. Come inquadri mister Lupo?

“Ha capito benissimo come gestire il gruppo, ha capito che in Eccellenza non siamo professionisti e ragiona di conseguenza. E poi non ho mai segnato tanto nella prima parte di una stagione come con Lupo, quindi non posso parlarne che bene...”.

A proposito, punti alla classifica cannonieri?

“No, è un obiettivo che non mi interessa, voglio vincere campionato”.


Chiaro che più gol fai, più rischi l'osso del collo con la tua esultanza:

“Quella è un terno al lotto, l'ho sempre fatta. Anzi, l'unica volta che non l'ho fatta per non rischiare una ammonizione, mi hanno ammonito lo stesso perchè mi sono aggrappato alle reti, quindi tanto vale farla sempre...”


Ma come ti è nata l'idea di un'esultanza del genere?

“Era nata quando guardavo Oba Oba Martins da bambino, allora ho cominciato a provarla in spiaggia, ne ho prese di facciate a forza di provarla, ma ora direi che sono al top. Anzi, provo a insegnarla a mio figlio Lorenzo che fa tre anni a maggio, per Tommaso è ancora presto”.

L'Eccellenza è il campionato in cui hai maggiori presenze. Tre sole stagioni in Serie D. A giugno scorso potevi rimanere col Vado in D ma hai preferito Imperia. Ti senti un giocatore da Eccellenza?

“L'Eccellenza è la categoria in cui ho giocato di più e mi piace farla. Certo sarebbe bello guadagnare la D sul campo in una piazza come Imperia. E mi piacerebbe anche rifarla. Poi chissà, magari come l'anno scorso, chi può dirlo?”

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