Fabio Russo: "Quando smetto di giocare voglio fare l'allenatore: penso di esserne portato"

Nome e Cognome: Fabio Russo

Data di nascita: 4 agosto 1983

Ruolo: con mister Carletti ormai non so più che ruolo faccio, mi mette da tutte le parti

Squadra: Certosa

Categoria: Prima Categoria

1. Chi è l'allenatore che ti ha insegnato di più?

Roberto Torre mi ha dato le basi e la scuola calcio che mi hanno permesso di ricoprire più ruoli in carriera.

2. Chi è il compagno di squadra con cui hai più legato?

Nicola Vitiello a distanza di anni lo reputo sempre un fratello maggiore: ho avuto sempre per lui, da giovane, un rispetto che oggi i ragazzi non hanno verso i più grandi.

3. Chi è l'avversario più antipatico?

Leonardo Migliaccio, è l'unico che può portare al campo più donne di me.

4. La partita che ricordi con più piacere?

Certosa-Cella gara di playoff di Seconda Categoria. Quella vittoria ci diede la promozione in Prima.

5. Perché non hai fatto più strada nel calcio?

Da giovane tecnicamente ero molto bravo, nel corso degli anni probabilmente mi è mancato un po' di carattere e di testa.

6. Il tuo calciatore-idolo sin da bambino?

Antonio Cassano.

7. Soldi e calcio dilettantistico. Che legame c'è?

E' un argomento che non mi riguarda, ho sempre e solo giocato per la maglia.

8. Se tu fossi il presidente della tua squadra cosa faresti?

Mi piacerebbe tirar su una scuola calcio.

9. Genoa, Sampdoria o...?

Sampdoria.

10. A carriera calcistica finita cosa farai?

L'allenatore. Penso di essere portato ho già due "titoli" in carriera nei tornei estivi dove mi diletto sin ora con ottimi risultati.