Fabrizio Ottonello
Data di nascita: 12 giugno 1976
Ruolo: Difensore centrale
Squadra: 20 anni di Campese FBC, 1 e mezzo di Masone.
Categoria: Prima Categoria
1. Chi è l'allenatore che ti ha insegnato di più?
Ho avuto molti allenatori e tutti mi hanno insegnato qualcosa, sia nel bene che nel male, ma senza offendere nessuno l'allenatore che più mi ha insegnato e che più mi ha fatto crescere è senza ombra di dubbio mio padre Andrea Ottonelllo (DRECCA). Ha avuto il merito di credere in me facendomi esordire da titolare in prima squadra, anche se tra i dirigenti c'era chi storceva il naso, ripagato quando nella stessa partita ho segnando il goal della vittoria. Il resto della mia storia calcistica l'ho scritta da solo...e credo che lui ne sia orgoglioso.
2. Chi è il compagno di quadra con cui più hai legato?
In una vita calcistica di compagni di squadra se ne conoscono molti, il legame con quelli "della Valle" è quasi naturale ma tra gli "stranieri" quelli con cui ho legato di più e di cui ho un ottimo ricordo, in ordine di apparizione, sono: Giorgio Brassesco, Vito Silvestri, Marco Vattolo, Santino Basile, Pascal Esposito, Davide Bozzo, Diego Marrale, Christian Di Marco, Roberto Tomasoni e Gian Nicola Patrone con cui ho condiviso gioie e dolori delle ultime quattro stagioni.
3. E l'avversario più antipatico?
Gli avversari sono antipatici quando ti fanno perdere e solo all'interno del perimetro di una partita, ma uno che proprio non sopportavo era Roberto Di Milta, troppo provocatore per i miei gusti!!!
4. La partita che ricordi con più piacere?
Ce ne sono molte di partite che ricordo con piacere, ma sicuramente la più bella è stata Campese - Figenpa 4 - 3. Penultima partita di campionato di Seconda categoria, Campese avanti di tre punti sulla Figenpa, tutto il campionato in una partita. Pronti via e il goal che sblocca il risultato a nostro favore lo segno proprio io, corsa sotto la gradinata a braccia larghe e arrampicata sul cancello.
5. Perché` non hai fatto più strada nel calcio?
Probabilmente perché` non avevo le qualità necessarie.... o forse perché` non avevo sponsor alle spalle....o più semplicemente perché` il mio legame con il calcio è sempre stato di pura passione sportiva e legame affettivo con le persone che mi circondavano. Io sono stato per 20 anni un tutt'uno con la Campese, l'ho praticamente sposata. Non ho mai pensato a una carriera calcistica lontano dalla Campese, l'ho guidata con orgoglio come capitano per più di 10 anni.......poi non ho più fatto parte del progetto ed ho chiuso molto volentieri la mia carriera nel Masone, in una squadra molto giovane dove la mia esperienza spero sia servita alla crescita delle nuove leve.
6. Il calciatore-idolo sin da bambino?
Con la testa sognavo Baggio e poi Del Piero, i piedi invece seguivano Vierchowod e Ferrara.
7. Soldi e calcio dilettantistico. Che legame c’è`?
Non dovrebbe esserci legame, come dicevo per me il calcio dilettantistico è solo passione, non l'ho mai pensato come fondo integrativo allo stipendio o come stipendio vero e proprio, cosa che purtroppo succedeva e che succede ancora oggi, forse in modo meno evidente dato il periodo.
8. Se tu fossi il presidente della tua squadra cosa faresti?
Non permetterei mai a me stesso di abbandonare la squadra.... porto di un male... ho preso un anno sabbatico alla Campese e quell'anno sono retrocessi. Ho lasciato la Campese per andare a Masone e nuovamente sono retrocessi.... Lascio il Masone per la nascita della mia terza figlia e il Masone a fine anno retrocede!!! A parte gli scherzi punterei sulla formazione degli allenatori del settore giovanile.
9. Genoa, Sampdoria, o....?
Juventus...
10. A carriera finita, cosa farai?
Che cosa faccio...ho sempre pensato che avrei messo le scarpe da corsa ai piedi e cominciato a macinare Km su Km. Purtroppo per ora il tempo è tiranno e riesco a malapena ad aiutare gli allenatori dei Pulcini della ValleStura Calcio dove sta provando a tirare i primi calci il mio primogenito....chissà che poi io non cambi idea….