Pallacanestro - 25 settembre 2015, 14:53

Giovanni Pansolin fa le carte al campionato

Il coach del Cus Genova analizza la serie C Silver

Pansolin quando ancora allenava l'NBA-ZENA

Pansolin quando ancora allenava l'NBA-ZENA

Giovanni domani inizia il campionato. Cosa dobbiamo aspettarci dal tuo Cus Genova? Quali gli obiettivi?

"Il campionato di C Silver quest'anno è un rebus perché le squadre sono solo 11 e quindi il livello si è alzato anche grazie, o per colpa, ai molti stranieri ingaggiati. La formula che manda ai play off solo le prime quattro è rischiosissima perché basta un episodio o un contrattempo per mandare alle ortiche una stagione. E' chiaro che l'obiettivo dev'essere fare i play off ma non sarà facile appunto per l'equilibrio e il livello medio delle squadre".

Quali sono le vostre principali avversarie? Chi vedi come favorita?

"Favorita d'obbligo è La Spezia che non nasconde di puntare alla serie B e che è intervenuta sul mercato per quello. La peculiarità del campionato è che 8 squadre su 11 hanno giocato la C nazionale almeno una volta negli ultimi 5 anni, quindi sono abituate a determinati tipi di partite e di fisicità".

Fantabasket. Quale quintetto sceglieresti per questa serie C Silver?

"Troppo presto per fare nomi di singoli anche perché la limitata partecipazione alla coppa Liguria ha nascosto un po' le carte delle squadre".

La Coppa Liguria ti ha dato buone indicazioni. Cosa ha il Cus Genova in più rispetto alle altre?

"Noi abbiamo il vantaggio di avere la squadra pressoché inalterata dallo scorso anno quindi potremmo essere un po' più avanti su chimica e amalgama oltre alla compattezza di un gruppo che già da molti anni gioca insieme ed è stato capace di creare un buon feeling dentro e fuori dal campo".

Ritorni su una panchina da coach in prima; l'ultima esperienza all'NBA Zena in serie a2 femminile. Quali le principali differenze?

"Banalmente questi sono uomini e quelle erano donne quindi è molto diversa la gestione, sono diversi i rapporti, è un'altra cosa. Qui non ci sono professionisti mentre la c'erano anche se la professionalità è alta anche da noi; c'è meno esposizione mediatica ma non per questo c'è meno pressione".

Alcune domande botta e risposta. Miglior coach?

"Al mondo Popovich, in Europa Messina".

Quale giocatore avresti voluto allenare?

"Ce ne è un elenco infinito, sono un coach di serie minori".

Squadra del campionato di serie A e Nba?

"Olimpia Milano e Boston Celtics".

Luca Bianchi

SU