Roberto Martina, massaggiatore del Serra Riccò, ci racconta come ha salvato la vita a Emanuele Bianchi:
"Io lavoro per il Centro Valetudo, di Paolo Agresta, e ci battiamo perchè ci sia sempre gente preparata per questi episodi, l'ho vissuto oggi in prima persona con Emanuele Bianchi. E' la prima volta che mi tocca un intervento del genere, praticamente è andato in arresto cardiaco, l'ho messo in punizione supina praticando il massaggio cardiaco, il defibrillatore è servito solo per monitorare. Al Serra è il terzo anno che sono massaggiatore, ho anche giocato con Emanuele, ci conosciamo da tanto tempo, è successo con un amico stretto, gli ho salvato la vita ma non voglio prendermi meriti, l'importante è che ora stia bene. Aveva avuto un problema alla testa, ma da come avevano detto i medici poteva tranquillamente tornare a giocare, io non sono un medico ma eravamo tranquilli perchè aveva avuto tutte le rassicurazioni del caso. Questo episodio mi insegna che sul campo ci devono essere sempre persone preparate, fredde e lucide che sappiano salvare un vita. Poi crolli emotivamente dopo, ma in quel momento devi essere perfetto".