Il calcio ligure è talmente ampio e variegato, che diventa quasi impossibile focalizzarsi su tutte le realtà esistenti: noi, incuriositi, abbiamo deciso di fare una panoramica sul Campo Ligure il Borgo, una realtà ben avviata e indirizzata verso il calcio a 5 e a 7. Ce ne parla Federico Laigueglia.
Laigueglia, qualche considerazione su questo progetto. Come siete organizzati?
“Innanzitutto abbiamo creato questa squadra composta da una ventina di persone, anche se prima alcuni non se la sentivano di intraprendere questo percorso. Il primo anno l'abbiamo passato in Calcio Liguria, un torneo di calcio amatoriale dell'ente Endas, che ci è servito per ambientarci: siamo arrivati terzi, un buon risultato. Abbiamo deciso di confrontarci in un contesto più impegnativo come quello della FIGC, riscontrando parecchie difficoltà, dagli orari ai campi. Detto ciò, ci sono differenze tra i due tornei.”
Ecco, a tal proposito, sono vistose queste differenze?
“Sicuramente sono notevoli. Non a caso siamo arrivati settimi quest'anno, anche se le difficoltà logistiche e non hanno influito: non abbiamo potuto analizzare, per esempio, il nuovo a Masone. quindi in casa giocavamo a Cogoleto il lunedì sera. Fin lì andava tutto bene, ma quando ti ritrovi fuori casa a San Desiderio domenica alle 22, le cose si complicano: spesso bisogna fare i conti con questi problemi.”
Per il prossimo anno invece?
“Ne stiamo parlando con i giocatori. Da parte loro c'è la volontà di continuare e proseguire questo cammino: non ci aspettavamo di finire settimi quest'anno, cercheremo quindi di migliorarci e fare una buona figura.”
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