Calcio - 08 giugno 2017, 22:10

Nicholas Gandolfo, dal calcio alla politica l'impegno è lo stesso: "Con grinta e coraggio sul campo e per cambiare Genova"

Il giocatore del Sori si tuffa in una nuova avventura per la sua città

Nicholas Gandolfo, dal calcio alla politica l'impegno è lo stesso: "Con grinta e coraggio sul campo e per cambiare Genova"

1) Nicholas Gandolfo, classe 1992, sei conosciuto nel mondo del calcio, giochi nel Sori, hai giocato nel Caderissi, nel Segesta, nella Pro Recco... raccontaci come nasce la tua passione per questo sport

Ho la passione per il calcio fin da quando ero bambino, mio padre, anche lui grande appassionato, mi ha trasmesso l’amore e i valori di questo sport.

2) Sei candidato per il Municipio Levante, è la prima volta per te in politica, cosa ti ha spinto a fare questa scelta?

La mia scelta deriva dal mio interesse per tutto ciò che concerne l’amministrazione, le politiche pubbliche e il voler provare a valorizzare Genova. Sono convinto che il mio percorso di studi in Scienze politiche e dell’amministrazione e il mio impiego nell’ambito Finanziario potranno essere degli strumenti e delle basi a supporto dei miei obiettivi.

3) Quali sono i valori, i principi, gli obiettivi che caratterrizzano la tua persona e che immagino vorrai portare con te nel caso venissi eletto

Ritengo che il valore più importante per intraprendere un percorso di questo tipo sia la chiarezza e il voler far qualcosa di concreto per i genovesi. La mia determinazione e caparbietà nel voler raggiungere gli obiettivi prefissati in partenza sono i valori più importanti che mi caratterizzano sia nel privato sia per un’ eventuale elezione nel Municipio IX Levante.

4) Raccontaci un po' di te, cosa fai nella vita?

Oltre ad avere la fortuna di fare un lavoro che mi dà grandi soddisfazioni, sono un amante degli sport e dei cani, specialmente del mio Bulldog Inglese “Crash”. Il calcio, il mare, in particolare la pesca, sono i miei grandi Hobbies. Sfrutto ogni momento libero per vivere le emozioni del mare.

5) Torniamo al calcio, all'attualità, hai iniziato nel Caderissi, poi sei passato al Sori, un giudizio su questa tua stagione a livello personale e di squadra

In entrambe le società ho trovato quello che ritengo siano i valori fondamentali nel calcio: il gioco di squadra, la voglia di vincere tutti insieme e un clima sereno e familiare. Purtroppo a dicembre per motivi di lavoro sono stato costretto a lasciare la “famiglia Ca De Rissi” dopo un inizio di stagione esaltante sia per la squadra che per me. Il mio arrivo nella società G.S.D. Sori ha comunque regalato grandi soddisfazioni per avere centrato una salvezza all’inizio insperata ma poi meritatamente conquistata.

6) Cos' è il calcio per te? sei anche tifoso? Hai un idolo fra i prof?

Come ho detto prima il calcio è una mia grande passione, è una scuola di vita che ti insegna a relazionarti con le persone e a condividerne le emozioni. Fin da piccolo sono un tifoso RossoBlu, ma il mio idolo come giocatore è il grande Gattuso,in lui ho sempre ammirato la determinazione e temperamento sia come calciatore sia come persona.

7) Allenatori e compagni di squadra, nella tua carriera calcistica cosa hai imparato da loro?

Ho ricevuto molti insegnamenti sia dagli allenatori, sia dai miei compagni. Grazie a loro l’attaccamento e l’amore per questo sport è diventato più grande.

8) Un giudizio su società, campi e strutture del calcio dilettantistico ligure, dove e come si può migliorare

Il margine di miglioramento è grande, sia per quanto riguarda i campi che le strutture. Giocando a pallone ho riscontrato purtroppo situazioni imbarazzanti. I rettangoli di gioco sintetici sono, la maggior parte, senza erba artificiale e diventano molto pericolosi, infatti gli infortuni sono sempre più frequenti. Sono convinto che le società che non dispongono dei fondi necessari per mantenere i campi artificiali o ristrutturarli debbano riprendere in considerazione l’utilizzo dei campi in erba vera dove è nato il calcio. La questione più importante è rendere obbligatorio, tramite sanzioni, che in ogni impianto sportivo ci sia la presenza di un defibrillatore cardiaco e di un presidio medico.

9) Torniamo alla politica, e colleghiamola allo sport, pensi che i due settori abbiano un filo che li può collegare, cosa faresti per lo sport a Genova?

Le istituzioni devono incentivare le famiglie e i bambini a praticare  sport. Un ottimo modo per aiutare i genitori-lavoratori sarebbe quello di  introdurre dei pullman, finanziati dal comune, al fine di accompagnare i piccoli atleti nelle loro attività. Le strutture già esistenti andrebbero riqualificate e ampliate, rendendole polivalenti ovvero con la possibilità di praticare differenti sport nello stesso luogo come già avviene all’estero. Questo permetterebbe a chiunque di poter fare della sana attività e porterebbe anche ad una riduzione del traffico e dell’inquinamento.

10) In particolare per il quartiere che andrai a rappresentare, quali saranno le tue priorità?

Ci sono zone come la passeggiata di Nervi, il depuratore di Sturla e quartieri abbandonati al degrado e all’incuria. Sono necessari interventi per riqualificarli e renderli mete attraenti per i turisti e per noi genovesi. Interverrò per la raccolta differenziata con l’aumento dei contenitori dell’umido (cassone Marrone) per i rifiuti biodegradabili,poiché troppe zone e quartieri del nostro Municipio ne sono sprovvisti. Tramite la mia pagina di Facebook cercherò di raggruppare  le idee e i problemi delle cittadini, perché  con la partecipazione di tutti possiamo migliorare il nostro Municipio Levante e la nostra città.

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Redazione

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