/ Promozione
Lavoro in Italia

Cerca sul sito

Vai all'archivio ›

Promozione | 06 marzo 2018, 12:01

Il personaggio. Il momento dolceamaro di Super Mario Verona

Il bomber dei Colli Ortonovo ha battuto il suo record di gol, è capocannoniere della Promozione B ma domenica ha riportato una lesione al crociato: "Peccato, ero in un momento magico, ma la squadra farà bene anche senza di me". Il bomber ci racconta tutta la sua carriera.

Mario Verona in una foto del 2001 in maglia Ortonovo

Mario Verona in una foto del 2001 in maglia Ortonovo

Proprio sul più bello, alla soglia dei 20 gol stagionali, Mario Verona, il bomber dei Colli Ortonovo nonché capocannoniere della Promozione B, ha subito un grave infortunio al termine della partita col Baiardo.

Siamo andati a “consolarlo” con questa lunga intervista.

Cominciamo, purtroppo, dalla fine:

“Mi sono fatto male proprio alla fine, dopo il gol della vittoria, nei minuti di recupero, mi è rimasto il ginocchio sinistro piantato a terra, e si è girato... Ho fatto la risonanza, ho una lesione del crociato. Il secondo grave infortunio, della carriera, avevo già avuto una lesione al tendine. Campionato finito per me, peccato...”

Classe 1991, Super Mario, nativo di Catania, ha fatto il settore giovanile alla Carrarese, dove ha iniziato come difensore. Dopo 5 anni a Carrara, passa a Fossone, quindi Don Bosco di Carrara, San Marco (dove a 16 anni esordisce in Promozione), Montevarchi (serie D), San Marco, Massese, San Marco, quindi nel 2011 approda a Ortonovo dove da 7 anni è diventato una bandiera:

“Prima di me c'erano solo Simone Rosati e Nicolò Cucurnia”.

Nato come difensore, poi diventa punta, quindi esterno destro:

“Ma adesso con Rolla sto facendo il centravanti puro. Negli anni precedenti ho segnato 6,6,5,6,9,8 gol, mentre quest'anno ne ho già fatti 18. Prima facevo un lavoro pesante, facevo i turni e le notti e dormivo poco non riuscivo ad allenarmi. Oggi sono più rilassato, ma anche più fortunato, vedo la porta più grossa. Mister Rolla ha cambiato gioco per me, ma la mia forza è la squadra, sono anni che gioco con Simone Rosati, uno dei più forti della categoria, che ha delle qualità eccezionali e potrebbe fare molto di più”.

Il più forte con cui hai giocato?

“Simone Rosati e Cesare Arzelà”.

Il tuo idolo?

“Cristiano Ronaldo, sono tifoso del Real Madrid”.

Cos è il calcio per te? Hai rimpianti?

“Il calcio è tutto per me, avevo tanti sogni da bambino, alla mia età ormai non posso sperare in altro. Quando ero in Serie D a 17 anni ho avuto qualche opportunità che purtroppo mi è sfuggita un po' per colpa mia un po' per sfortuna”.

L'allenatore che ti ha dato di più?

“Mi sono trovato bene con tanti, Rolla è bravissimo, mi piace come tecnico e come persona. Ho avuto buoni rapporti con tutti, specie con Michelagnoli e Nardi”.

Il compagno a cui sei più legato?

“Simone Rosati è il mio gemello”.

Dove possono arrivare i Colli Ortonovo?

“La classifica è corta, davanti non corrono, può succedere di tutto. Anche senza di me possiamo arrivare ai playoff, un giocatore non fa una squadra”.

Pensi di riuscire lo stesso a vincere la classifica cannonieri?

“Quanto mi dispiace, stava andando tutto bene... Cifre non ne faccio mai, non mi ero posto un obiettivo di gol, comunque vada è un anno record per me, ma penso che qualcuno mi supererà, punto su Lombardini del Fiumaretta”.

Chi vincerà il campionato?

“Chi mi ha impressionato di più è l'Athletic, la vedo favorita, anche se il campionato sarà vivo fino alle ultime giornate”.

Tra i giovani dell'Ortonovo, chi farà carriera?

“Ci sono tanti nomi interessanti, Edoardo Lorenzini, Silvio Garibotti, Davide Vacchino (un 2000)”.

Il tuo futuro?

“Prima penso al ginocchio, poi a Ortonovo mi sono trovato bene, la preferenza va a loro...”

Quale è stato il gol più bello e importante della tua carriera?

“Direi proprio quello di domenica scorsa col Baiardo, il gol del 2-1, una liberazione. Peccato che poi mi sono fatto male. Ricordo poi una doppietta nella finale di un torneo con la Rappresentativa Allievi di Massa Carrara”.

La partita che ti è rimasta nel cuore?

“Con l'lOrtonovo, due anni fa, la finale playoff con la Rivarolese, fummo sconfitti 1-0, ma giocammo benissimo e perdemmo solo per nostra sfortuna e loro bravura”.

Il giocatore più forte che hai visto quest'anno?

“Marco Fassone dell'Athletic”.

Il difensore più tosto che hai incontrato?

“Stefano Gambino, che ora gioca con me, quando era al Don Bosco Spezia”.

Il portiere più forte?

“Uno dei portieri migliori è Olmo Pozzo del Real Fieschi, ma il nostro Del Monte è il più forte di tutti....”

PDP

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore