Eccellenza - 24 aprile 2018, 11:28

Davide Marselli: "Faccio 150 panchine in Eccellenza, ma è stata un'annata pesante, ora stacco la spina"

Il mister del Rapallo festeggia la salvezza e un traguardo personale importante.

Davide Marselli: "Faccio 150 panchine in Eccellenza, ma è stata un'annata pesante, ora stacco la spina"

Davide Marselli, a salvezza raggiunta, commenta il campionato di Eccellenza.

Partiamo dalla fine, dalla vicenda Valdivara che sembra giunta alla conclusione:

“Sinceramente è una vicenda che non ho mai voluto seguire, ho sempre detto ai miei ragazzi che i punti ottenuti sono quelli sul campo, noi abbiamo giocato domenica scorsa pensando di avere 32 punti, e oggi a 35 siamo matematicamente salvi e sul campo, non lasciamo adito a dubbi”.

Che stagione è stata per il tuo Rapallo?

“Un anno difficile, purtroppo inizialmente la squadra era stata fatta in un certo modo, e abbiamo avuto difficoltà a creare un gruppo coeso, poi ci mettiamo un po' di sfortuna, 6-7 punti in più potevamo averli, se penso a Busalla dove vincevamo 1-0, al Serra Riccò dove vincevamo 1-0 e abbiamo preso 2 traverse e subito gol su autorete. Nulla toglie che a fine andata abbiamo chiuso a 11”.

Dov'è arrivata la svolta?

“Dopo l'Imperia in casa, bruttissima sconfitta, ho lanciato un messaggio forte ai miei giocatori attraverso la mia pagina FB, ho sparato a zero sui miei ragazzi per responsabilizzarli, e l'obiettivo è stato raggiunto. Con la Sestrese abbiamo vinto 3-2 una gara da dentro/fuori, e da 11 punti siamo arrivati a 35 dopo un girone di ritorno tutto fatto con un'altra marcia. Ho creato un gruppo che per me e la società farebbe di tutto, ragazzi straordinari che hanno lavorato anima e corpo per il risultato finale. La ciliegina sulla torta sono state le 4 vittorie esterne a Imperia, Pietra, Ventimiglia e Vado”.

I verdetti del campionato sono giusti?

“La Fezzanese è la migliore in assoluto, l'Imperia merita il secondo posto, hanno una rosa importante, con un bomber come Daddi da 27 gol. In coda solo il Molassana deve ancora fare un piccolo sforzo, ma i valori espressi dalla classifica sono giusti, con Serra e Sestrese che hanno faticato di più”.

Due giocatori che ti hanno impressionato?

“Come vecchio in assoluto De Martino della Fezzanese, ha giocato davanti alla difesa, ma è un centrale eccezionale. Come giovane dico quello dell'Albenga, Andreis, un 2001, centrocampista veramente promettente”.

L'anno prossimo?

“Intanto vorrei passare quota 40, poi stacchiamo la spina, ogni allenamento per me sono 160 km, è una faticaccia. La prima squadra che sentirò è il Rapallo, si sono comportati benissimo con me, poi vedrò ma 15 giorni di stacco a livello psicologico ci stanno, è stato un anno pesante. La categoria ormai la conosco bene, tra due partite faccio 150 panchine in Eccellenza...”

PDP

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