Roberto Bollentini e la Goliardica si lasciano dopo 9 anni, non senza una lacrima. Le due parti si lasciano di comune accordo, dopo una retrocessione bruciante, arrivata ai playout con il Casarza. Il modo peggiore per dire addio.
"Potevo lasciare da vincente" commenta oggi a freddo Bollentini, ma, come si suol dire, "del senno di poi sono piene le fosse"...
Il cammino di Bollentini alla Goliardica è stato un continuo crescendo:
2009/2010 Allievi
2010/11 Juniores
2011/12 subentrato a Bruzzo, con la squadra penultima, si salva
2012/13 ottavi
2013/14 quinto, non fa i playoff per il maggiore distacco dalla seconda
2014/15 playoff persi col San Bernardino
2015/16 la Goliardica vince la Prima C da imbattuta
2016/17 esordio in Promozione e playoff conquistati
2017/18 retrocessione ai playout
"Forse dovevo mollare l'anno scorso - commenta oggi, a freddo, Bollentini- ma come diceva la buonanima di mio padre, ogni difficoltà è tutta arte che entra. Ci avevo pensato, a giugno scorso, di lasciare da vincente, ma onestamente non pensavo finisse cosi. Io la Goliardica ce l'ho nel cuore. Mi lascio benissimo, sia il sottoscritto che Edo Bozano abbiamo trattenuto a stento le lacrime, ma è finito un ciclo. Ripeto, abbiamo avuto le lacrime agli occhi, questo non è un addio ma un arrivederci. Ora sono sul mercato, sono a spasso, a me piace allenare, logico che preferirei una prima squadra, e se non mi chiamano andrò a gufare come fanno tutti quando sono senza panchina...."