Calcio giovanile - 14 agosto 2018, 18:47

INDAGINE SUI SETTORI GIOVANILI / Oreste Petrucci: "I Giovanissimi al primo anno non sono ancora pronti per affrontare campionati regionali"

Anche il responsabile del settore giovanile alla Tarros Sarzanese interviene nel dibattito sui settori giovanili.

INDAGINE SUI SETTORI GIOVANILI / Oreste Petrucci: "I Giovanissimi al primo anno non sono ancora pronti per affrontare campionati regionali"

Anche Oreste Petrucci, 59 anni, di cui 36 passati nel mondo del calcio, oggi responsabile del settore giovanile alla Tarros Sarzanese, interviene nel dibattito sui settori giovanili.

“Sono tornato a Spezia dopo 8 anni fuori, di cui 4 in Toscana, e posso dire che rispetto alla Toscana siamo indietro, anche se negli ultimi anni la Liguria ha cercato di allinearsi all'èlite del calcio italiano”.

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“Noi come Sarzanese ci siamo qualificati con quattro squadre ai regionali, ma se devo essere sincero io ai Giovanissimi, al primo anno, eviterei la qualificazione ai regionali, li lascerei ancora un anno in provincia, per curare altri aspetti della crescita dei ragazzi. In regione ci sono incontri importanti, agonisticamente intensi, io credo che invece bisognerenne lavorare sotto altri aspetti sui ragazzi, facendo loro fare solo i provinciali, sarebbe garantita una piena tranquillità all'interno e all'esterno del campo. Semmai a fine stagione si potrebbero far passare alla fase regionale soltanto le prime due/tre classificate dei giovanissimi provinciali, e in questo modo durante la stagione si potrebbe dare più importanza al girone provinciale...”

 

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“Riguardo ai gironi dei regionali, non sappiamo nulla dei critreri utilizzati per la loro composizione, non abbiamo mai visto qualcosa che dimostri i perchè della loro composizione, se c'è una meritocrazia, se ci sono altre motivazioni. Io ad esempio non sono mai stato convocato, non so se ci sono teste di serie, c'è abbastanza buio su questa materia...”

 

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“Quello che ho constatato rientrando dalla Toscana è un grande disastro a livello di strutture, dove siamo veramente indietro, solo qualche società per merito proprio ha fatto dei passi avanti, ma abbiamo un disperato bisogno di strutture, ci sono campi fatiscenti, spogliatoi da terzo mondo, e le strutture non ci agevolano nel nostro lavoro. Ci sono società che si stringono in 3 o 4 all'interno di un campo, in orari improbabili. Credo vada fatto un investimento nelle strutture”

 

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“Una cosa che ho apprezzato è l'inserimento dell'obbligo dell'allenatore patentato, una svolta decisiva per il settore. Per il resto ho visto crescere parecchio la Figc complimentandomi personalmente con il presidente Ivaldi”.

 

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“Bisognerebbe trovare un accordo sui premi di preparazione, le società hanno un maledetto bisogno di risorse economiche, c'è il problema delle quote di iscrizione che non tutti pagano. Su questo tema le società dovrebbero essere più supportate dalla Figc. Ci sono società che non permettono ai propri ragazzi di andare a fare altri campionati, noi abbiamo fatto la scelta di non chiedere niente alle società professionistiche a cui abbiamo mandato alcuni nostri ragazzi, lasciando loro il tempo di valutarli almeno per il primo anno e poi se ne riparla”.

PDP

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