Alfio Scala, il giorno dopo la sconfitta del Molassana ai rigori nella semifinale di Coppa col Rapallo, guarda il bicchiere mezzo pieno...
“Al di là dei tiri dal dischetto, che hanno accertato che non siamo una squadra di rigoristi, rimane il rammarico per aver giocato una buona partita e non aver portato a casa la finale. Loro hanno trovato gol nei supplementari ma noi potevamo farlo molto prima, visto che abbiamo giocato a viso aperto. Il loro gol poteva essere in un leggero fuorigioco ma non ci attacchiamo a questo, anzi ho visto un buon arbitraggio. Rispetto alla partita di Alassio ho visto molti segnali di ripresa”.
Domenica arriva il Finale, un osso duro:
“Un osso proibitivo, direi, però cercheremo di rendergli la vita difficile, come sempre non regalaremo niente a nessuno, ci saranno valori diversi in campo, ma con la determinazione potremo fare bene”.
Ieri Caramello ha segnato un gran gol...
“Al di là del gol, sta facendo un campionato importante. È uno dei giocatori più rappresentativi del Molassana e ha ancora ampi margini di miglioramento”.
Proprio lui ha poi sbagliato il rigore decisivo, mentre il portiere del Rapallo, forse colpevole sul gol, è stato poi l'eroe ai rigori...
“Si è vista tutta l'essenza del calcio, il calcio è tutto e il contrario di tutto, a noi resta un po' di rammarico ma anche la certezza di poter far bene con chiunque”.
Il presidente Franini aspettava una reazione della squadra:
“E direi che c'è stata. Purtroppo ogni tanto abbiamo dei black out che ci penalizzano. Siamo una squadra estremamente giovane, quando è il momento di metterci quel qualcosa in più ci perdiamo... Per assurdo giochiamo meglio con le squadre più forti di noi, ma lo stimolo deve esserci sempre, per arrivare ai 40 punti il prima possibile. Se non zappiamo è difficile far crescere i pomodori... Dobbiamo saper sudare anche e soprattutto con le squadre alla nostra portata”.