Seconda categoria - 14 novembre 2018, 10:46

GLI ARBITRI - Il parere di Carlo Berrino del San Giovanni Battista

"Ammettere di aver letto male delle situazioni è sintomo di intelligenza e di crescita personale, nell'ambito di un percorso, quello dell'arbitro, pieno di difficoltà e ricco di passione"

GLI ARBITRI - Il parere di Carlo Berrino del San Giovanni Battista

Mi sembra banale dire che qualsiasi forma di violenza, fisica e verbale, debba essere bandita da ogni squadra. Noi come società abbiamo reagito con fermezza in caso avvenuto lo scorso anno.

In questa annata noi stiamo zitti e buoni perché siamo coscienti della nostra realtà di squadra per cui le sconfitte (tante) e le vittorie (poche) sono principalmente merito e demerito nostro.

Comprendiamo che  l'arbitro è da solo, in balia a circa 35-40 persone sul campo che sovente non sono di aiuto al suo operato, per cui gli errori sono all'ordine del giorno, a favore e a sfavore.

Capisco quindi la necessità da parte sua di far rispettare la sua autorità altrimenti il tutto degenera.

L'unica cosa che mi sento di suggerire è che l'autorità deve essere figlia dell'autorevolezza dimostrata nelle decisioni, e questa si deve basare sull'uniformità di giudizio delle situazioni ed applicata ad entrambe le contendenti, cosa che talvolta non avviene,  e non usando frasi tipo "la prossima volta la caccio" e così via, assumendo atteggiamenti altezzosi, cosa che abbiamo vissuto sulla nostra pelle domenica scorsa.

Ammettere di aver letto male delle situazioni è sintomo di intelligenza e di crescita personale, nell'ambito di un percorso, quello dell'arbitro, pieno di difficoltà e ricco di passione, stemperando gli ambienti e facendo rientrare tutto in quello che é, cioè un gioco.

Poi fino a quando si giocherà a pallone le polemiche sugli arbitri ci saranno sempre.

Carlo Berrino, San Giovanni

PDP

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