L’aggressione fisica è rara, ma quella verbale è una costante nei confronti di una componente che nel nostro sport è fondamentale esattamente come i giocatori, il pallone e il campo. Giocare con un arbitro condizionato dall’inciviltà in campo rovina la partita come giocare con un pallone bucato.
Scagli la prima pietra chi non ha mai avuto una decisione arbitrale a favore. E in quel caso il commento è “io degli arbitri non parlo”, pronti però a parlarne al primo episodio negativo. E se, a fatica, si può comprendere la scarsa lucidità portata dall’adrenalina durante l’incontro, ancora più censurabili sono i commenti “a freddo”.
La buona fede degli arbitri è un postulato da accettare a priori se si vuole vivere nel mondo del calcio e più in generale dello sport.
Alessandro Reverberi, Olimpic 1971