Giuseppe Palazzotto, per gli amici “Beppe” classe 1960, nato a Palermo l'8 gennaio di quell'anno, ala tornante destra vecchio stampo da calciatore, con un passato nei professionisti, dopo un periodo sabbatico oggi è tornato nel calcio ligure, fa il direttore sportivo al Baiardo.
A Genova, oltre per le sue esperienze calcistiche, è molto conosciuto anche per l'avventura intrapresa col fratello Salvatore, con cui dal 2001 al 2008 ha gestito il Rock Cafè di Via Malta.
Lo reincontriamo volentieri a distanza di anni.
Beppe, sei nato in Sicilia, e so che hai ancora il cuore laggiù, ma le tue prime esperienze calcistiche sono iniziate a Genova:
“Ho esordito nella Rivarolese in Serie D a 16 anni, fu Adriano Nocentini a farmi debuttare, a lui dico sempre grazie”.
La tua carriera poi è proseguita in Piemonte, poi tanto Sud, un po' di centro Italia, quindi il ritorno a Genova:
“Sono passato alla Novese in Serie D, poi al Vigor Lamezia, in C2, due anni, al Cosenza, in C1, tre anni, alla Reggina, in C2, alla Civitanovese, C2, tre anni, quindi il ritorno in Liguria all'Entella, in C2, 2 anni. Poi ho commesso un errore, ho rifiutato il Casale in C, e ho terminato la carriera nel Ligorna e nel Torriglia. Finito coi dilettanti, ho giocato 8 stagione nella Uisp con la Fia Italbrokers, sono stati gli anni più belli con campioni come Mariani, Re, Arnuzzo, D'Agostino”.
Quali sono i giocatori che ricordi maggiormente della tua esperienza nei prof?
“In C, ho giocato con Alessandro Renzetti, con cui siamo rimasti amici, e Pippo Orlando, che poi fece il secondo a De Canio. Sono loro i migliori”-
E i più bravi fra i mister?
“Ti faccio due nomi, Renzo Aldi e Adriano Nocentini”.
Dopo aver appeso le scarpe al chiodo sei rimasto nel calcio?
“Ho cominciato subito a fare il ds a Savona con Pietro Arcuri direttore generale, poi ho fatto il ds nella Pegliese di Stoppino, nel Sestri Levante, alla Sammargheritese e infine al Ligorna”.
Nel frattempo, la bella avventura del Rock Cafè
“Iniziammo nel 2001, e andammo avanti 8 anni in Via Malta con mio fratello Salvatore, fu una bella esperienza. Poi prendemmo il Balilla, e ancora oggi col marchio Balilla lavoriamo col caffè, abbiamo 35 bar col nostro marchio in Liguria”.
Nel 2009 il cambio di vita:
“Ho cominciato a viaggiare per il mondo, fra Colombia, Brasile, Santo Domingo. E dal 2013 allo scorso anno ho vissuto cinque anni a Terrasini, per motivi familiari”.
Da questa stagione, il rientro in grande stile, col ruolo di ds al Baiardo:
“Sono rientrato nel calcio grazie a Mauro Medone, amico mio e di Roberto Erriu. Ero un po' fuori dal giro, ma da agosto ad adesso ho imparato a ri/conoscere questo mondo. Ho dovuto ricominciare da zero, il ds lo so fare, ma conoscevo poco l'ambiente di oggi. Ho notato però che nei giovani la mentalità è cambiata molto, e il gioco si è fatto molto più veloce”.
Dopo l'addio di Mazzocchi, hai ritrovato una tua vecchia conoscenza:
“Gianni Baldi allenava la juniores del Ligorna quando io ero in prima squadra, c'è un bel rapporto fra noi, ci confrontiamo spesso e andiamo d'accordo. Mi è piaciuto ritrovare anche un amico come Fulvio Navone con cui giocavamo insieme nella Sampdoria, e che mi sta dando una mano per le mie nuove conoscenze, e ho rivisto con piacere anche Adriano Nocentini che oggi ha compiti federali”.
Il tuo è un ritorno solo momentaneo, o pensi di restare ancora nel calcio?
“A me piace questo ambiente, se le cose si fanno come piace a me, rimarrò a lungo, e nel Baiardo si sta bene...”
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