/ Prima categoria
Lavoro in Italia

Cerca sul sito

Vai all'archivio ›

Prima categoria | 21 gennaio 2019, 14:17

Il punto sulla Prima C: è della Calvarese l'impresa di giornata, intanto la Caperanese si fa sotto

La Vecchiaudace festeggia con una vittoria il compleanno del suo presidente

La Vecchiaudace festeggia con una vittoria il compleanno del suo presidente

Ecco il punto sulla Prima C del nostro coach Marco Martini, che analizza tutte le partite della domenica.

Vecchiaudace – Campese: E’ una torta con le candeline il bel regalo di compleanno per il presidente granata, i suoi ragazzi gli dedicano la vittoria su una Campese che dopo il cambio in panchina non ha accelerato come tutti credevamo fosse possibile. Vecchiaudace che si tira fuori, per adesso, dalle acque melmose del fondoclassifica. La Campese deve chiedersi se vuole essere una baguette per un panino gourmet o una biova per fare scarpetta.

Sciarborasca – San Bernardino: esce l’ics nella partita tra le due squadre rivelazione del girone della domenica, giocare senza acqua alla gola dimostra come si possa costruire una squadra che giochi bene ottenendo anche risultati. Il girone di ritorno per queste due compagini può essere una lunga camminata sul red carpet del “gioco”, inteso come aspirazione massima di bellezza calcistica.

Ruentes – Pieve: la squadra di Rapallo svolge il compito come quei numerosi alunni che al momento dei colloqui Insegnanti-genitori si sentono dire “potresti fare molto bene, ma ti accontenti del 6-”. Il Pieve lotta per dimostrare a se stesso di valere di più dell’ultimo posto in classifica e recrimina su un rigore concesso con magnimità, per un mani evidente ma all’interno dello spazio occupato dal corpo del difensore.

Nuova Oregina – Vecchio Castagna: Di solito le guerre tra poveri sono quelle più cruente e sanguinose, la voglia di sopravvivere è un fattore naturale, quelle di emergere al di sopra di tutti deve essere costruita nel tempo attraverso obiettivi mano a mano raggiungibili. A sanguinare è rimasto il Vecchio Castagna che nonostante sia andato in vantaggio non è riuscito ad arginare la furia ceca del quarto d’ora tra il 50’ e il 65’ in cui la Nuova Oregina ha calato una mannaia pesante tre gol. Per le due squadre un girone di ritorno da affrontare col piglio da finale in tutti i matches, interessante seguire il loro cammino per vedere chi ha più voglia di rimanere in prima categoria.

Calvarese – Bogliasco: Gli uomini di Guido Poggi sono arrivati decimati alla sfida con una Calvarese in forma, e con una partenza ad handicap, come nel girone di andata, riaprono il discorso promozione in modo sostanziale. Per la squadra dell’entroterra chiavarese sono punti importanti per continuare a giocare in assolutà leggerezza mentale il proseguio del campionato.

San Cipriano – Borgo Incrociati: Per il Sanci questi tre punti sono, come per chi ha appena avuto l’influenza, una cura a base di Actimel, fermenti lattici che aiutano l’organismo a riprendersi al meglio. Tutto ciò viene ottenuto nel caotico fine partita, grazie ad un rigore, con i padroni di casa in dieci. Una sfida risolta da situazioni di palla inattiva, ma ven benga se questa deve essere la cura. Il Borgo, invece, rimane con il gusto amaro in bocca, vedersi sottrarre un punto dopo una buona prova al 94’ su rigore, non è uno sciroppo dal gusto piacevole, e tantomeno propedeutico alla ripresa anche psicologica.

Sampierdarenese – Prato: brodino per due, quello per i rossoneri ospiti è di bollito piemontese, con tanto di lingua e maschetta, l’altro, per i padroni di casa è di pollo, giusto per mandare giù qualcosa di caldo. Insomma ci si tappa il naso e si butta giù. Sfida risolta da due penalties, ci si poteva aspettare qualcosa di più soprattutto dai giocatori di Sampierdarena.

Via dell’Acciaio – Caperanese: Premessa: mandare un arbitro di Chiavari a dirigere un big match tra una squadra di Genova e una di Chiavari è, come diceva Fantozzi, una c….ta pazzesca. Si mette in difficoltà soprattutto il direttore di gara che per dimostrare di essere veramente “super-partes” rischia di non diventarlo, rovinando la partita. L’espulsione al 10’ del primo tempo di un uomo di Caperana ha lanciato un segnale di allarme a tutti: giocatori, dirigenti, misters e spettatori compresi, espulsione frettolosa e madre di tutta la serie di errori commessi da quel momento in poi. La partita così condizionata ha preso una piega difficile per il Via dell’Acciaio che si è trovato a dover fare il match, che non è nelle sue corde, e difficile per i chiavaresi perché 80 minuti in dieci uomini è una prova bella tosta. Così gli uomini di Caperana hanno giocato come di solito fa il VdA, sulle ripartenze, in spazi aperti, mentre quelli di Pecoraro hanno dovuto palleggiare in spazi strettissimi, cosa a loro non proprio agevole. Il Caperana vola a due punti dalla capolista, per Chiarabini & Co. un colpo a vuoto utile per fare un attimo di riflessione.

Marco Martini

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore