Massimo Bottura (classe 1956), ex portiere di Samm, Rapallo e Carlo Grasso, ed ex preparatore dei portieri di Sestrese, Sampierdarenese e Campomorone, oggi allena i numeri uno della Genova Calcio. Il suo pupillo è Cesare Dondero, uno dei più forti al momento in Liguria, ma il suo lavoro riguarda anche tutto il settore giovanile.
Massimo, come hai iniziato questa carriera?
“Ho smesso di giocare presto per necessità lavorative, quando sono rientrato dalle trasferte, a 33 anni, mi sono subito dedicato al lavoro di preparatore dei portieri. Ho iniziato alla Sestrese con gli Allievi di Aldo Repetto, poi sono passato alla Juniores, quindi in prima squadra con Gigi Bodi prima e con Sergio Ghilino poi. Quindi sono andato con Beppe Maisano alla Sampierdarenese, e con lui sono tornato alla Sestrese nei 5 anni del compianto Viglietti. Quindi sono passato al Campomorone, dove ho passato 6 anni splendidi con Verardo, Mariani e Pirovano. Infine, eccomi alla Genova Calcio, dove sono tornato con Maisano, iniziando col settore giovanile sono poi approdato alla prima squadra”.
Parliamo del tuo gioiello, Dondero:
“Credo di non essere smentito se dico che Cesare Dondero è uno dei più forti della categoria. Sa leggere bene il gioco, sa posizionare la difesa in maniera impeccabile, non ha paura sulle palle alte in uscita, ha un bel rilancio con le mani e coi piedi, caratterialmente è eccezionale”.
Dietro di lui crescono le nuove leve:
“Il suo secondo è Riccardo Calizzano, 2000 ex Genoa, molto bravo, è già in Rappresentativa, anche se con Cesare davanti non è facile trovare spazio. Riccardo sta crescendo, è arrivato un po' acerbo, ma con Dondero sta migliorando molto sulle palle alte e nella lettura delle situazioni di gioco. Nella Juniores abbiamo altri due ragazzi del 2000, uno è ex Sampdoria, Lorenzo Gaio, l'altro è Mattia D'Angelo. Nel settore giovanile, posso parlare bene del 2002 Marco Ombrina, e dei 2003 Francesco Musi e Davide Corsini, che stanno crescendo bene. La 2005 è una bella leva, ma stanno crescendo anche i piccoli della Scuola Calcio, grazie all'aiuto di Simone Chiriaco, portiere della Campese, già nostro portiere negli anni scorsi”.
Parlaci del ruolo di preparatore dei portieri:
“Il ruolo di preparatore dei portieri è importantissimo, lo testimonia il fatto che la Figc ora ha imposto il tesserino obbligatorio. I preparatori sono obbligati a fare corsi, esiste una associazione che si chiama Apport a cui sono iscritto da 25 anni, che ci aiuta tantissimo nelle varie fasi del nostro lavoro”.
Come si svolge il tuo lavoro?
“Io ho a che fare con 4/5 persone e non con 20, quindi si crea intimità e confidenza, anche a livello psicologico. La parte fisica è diversa da quella di un giocatore di movimento, si punta sulla forza veloce, sulla potenza, poco sulla corsa e sugli sprint, molto di più sui balzi, sul lavoro aereo, sulle posizioni da mantenere in certe situazioni. Sui ragazzi lavoro maggiormente sui movimenti da fare, non a caso ma seguendo una precisa metodologia. Coi grandi leggiamo le partite, gli avversari, è un lavoro più situazionale che sui movimenti”.
Parlaci della Genova Calcio:
“Una società che sta crescendo tanto, ha un settore giovanile come pochi in Liguria, molto importante il rapporto con la Sampdoria. Abbiamo dato 23 ragazzi alle squadre professionistiche negli ultimi 4 anni, abbiamo una struttura importante, con tante persone che lavorano meticolosamente”.
Uno sguardo al tuo passato. Chi sono i migliori portieri che hai avuto in carriera?
“Ti faccio tre nomi su tutti: Gagliardi, che oggi lavora al Genoa, Giovinazzo, oggi all'Entella e Imbesi che ancora oggi difende i pali del Serra Riccò”.