Eccellenza - 05 febbraio 2019, 15:07

DIETRO LE QUINTE - Il nuovo ruolo di Mauro Vacca, da allenatore di successo a "secondo" con tanta voglia di imparare

Il vice allenatore della Rivarolese spieg: "Sono a completa disposizione di Fresia, e non considero un passo indietro fare il vice, anzi, una opportunità di crescita".

Mauro Vacca e Stefano Fresia

Mauro Vacca e Stefano Fresia

Mauro Vacca, classe 66, dopo alcune ottime stagioni alla guida di Liberi Sestresi e Mignanego, quest'anno si è rimesso in gioco in un nuovo ruolo, quello di vice allenatore a fianco di Stefano Fresia, alla Rivarolese.

E' lui stesso a raccontarci la sua evoluzione tecnica:

“Sono particolarmente contento, cercavo un allenatore preparato dal quale potessi imparare, con Fresia ho avuto una ottima sensazione iniziale, e lo confermo dopo pochi mesi, ho toccato con mano come Stefano sia un ottimo allenatore da cui posso imparare tantissimo, sono riuscito a instaurare un ottimo rapporto con lui, mi fa sentire importante, è una persona di cultura, con cui è piacevole confrontarsi. Inizialmente forse Stefano ha avuto un minimo di diffidenza, ma io mi sono posto con la massima umiltà, e oggi siamo in sintonia. Ho messo in chiaro con la società e con lui che io sarò sempre dalla sua parte, insomma non sarò il classico “secondo” avvoltoio che aspetta di prendergli il posto...”

Vacca all'esordio in panchina coi Liberi Sestresi, ha vinto il campionato di Seconda, e poi quello di Prima, poi dopo la fusione con l'Athletic ha dato le dimissioni a novembre, è ripartito dal Mignanego (terzo posto in Seconda) e poi dopo aver vinto i playoff ha ottenuto un sesto posto sempre al Mignanego dove ha conosciuto Mario Abbatuccolo, suo attuale dg a Rivarolo.

“Dopo la fine del rapporto con l'Athletic Liberi mi sono fermato, non ne avevo più voglia, e ho deciso che dovevo imparare di più. Se avessi voluto fare l'autodidatta potevo continuare a farlo, ma ho capito che dovevo imparare, soprattutto dal lato della organizzazione tattica. Non lo sento un passo indietro, ma un passo in avanti. Se Fresia lo volesse io farei per cinque anni il suo secondo. Non sto pensando di tornare ad allenare in prima persona, ora sto bene con Fresia, lo seguirei ovunque, sto facendo una cosa che mi arricchisce”.

In cosa consiste il tuo ruolo?

“Sono di appoggio nella gestione dell'allenamento, in caso di differenziato mi occupo di due/tre giocatori a parte, me nel 40% dell'allenamento, che è dedicato alla tattica, studiamo l'avversario, le uscite difensive, come e quando si attacca: io sono a disposizione di Fresia e lui mi mette sempre al centro del lavoro”.

Un commento sul campionato della Rivarolese?

“Intanto voglio ringraziare il Direttore Abbatuccolo e tutta la società che non ci fanno mai mancare nulla. In questo finale di stagione chi sbaglierà di meno la spunterà, ci sono sette squadre attrezzate, se lo giocheranno fino alla fine almeno in 4. Personalmente vedo Imperia e Cairese superiori alle altre, vedremo se noi saremo cosi bravi da competere con loro. Da quello che vedo dall'intensità degli allenamenti e dalla disponibilità dei ragazzi, penso che ci saremo anche noi fino alla fine: anche con neve e grandine ho visto la massima applicazione da parte di tutta la squadra”.

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