Terza categoria - 12 febbraio 2019, 12:47

IL PERSONAGGIO - Andrea Rullo, 100 chili e non sentirli: "Sono una punta di peso..."

L'attaccante del Cep sabato scorso ha segnato un incredibile gol in rovesciata. Ci racconta la sua carriera, scherzando sul suo aspetto fisico e facendo una richiesta a Ciulli: "Mister, non farmi correre, fammi stare fermo laggiù in area che ti prometto altri gol come quello di sabato".

IL PERSONAGGIO - Andrea Rullo, 100 chili e non sentirli: "Sono una punta di peso..."

Andrea Rullo (10 maggio 1985), 34 anni da compiere fra 3 mesi, sabato scorso ha fatto strabiliare tutti con un gol fantastico, una rovesciata da vero campione, nella partita fra Cep e James.

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La sua carriera recita Praese, Bolzanetese (esordio in Eccellenza), Cogoleto, Liberi Sestresi, Pra' 96, Pegliese, Mele, Olimpic, Cep.

Fenomeno coi piedi, la sua carriera è stata frenata da un solo problema: il peso.

“Senza girarci attorno – commenta Andrea- sono un po' sovrappeso, altrimenti mi sarei tolto qualche soddisfazione in più. Ebbene sì, sono un po' “cicciottello”, i piedi c'erano, ci sono sempre stati, non altrettanto il fisico”.

1,70 di altezza, un centinaio di kg (non è un segreto), eppure sabato si è librato in volo come una farfalla e ha segnato un gol da fantascienza.

“Ci ho provato, ho avuto fortuna, ho avuto l'idea di far gol in rovesciata ed è andata bene. Non è la prima volta per me, segnare gol in acrobazia è una mia caratteristica, ne ricordo uno da ragazzino, con la juniores della Praese, in un torneo ad Alessandria”.

E' stato il gol più bello della tua carriera?

“Direi di si, o almeno fra i tre più belli. Una volta non c'erano le riprese, i telefonini, come oggi, e ti confesso che questo gol me lo sto riguardando due/tre volte al giorno. Devo ringraziare il mio compagno Badra Chahdi per lo splendido assist”.


Contento del campionato del tuo Cep?

“Abbimo l'obiettivo playoff, e siamo nella posizione che meritiamo, abbiamo battuto Ketzmaja e Janua, ma abbiamo perso punti con le piccole, potremmo avere qualche punto in più, insomma qualche rimpianto c'è”.

Cosa pensi di mister Ciulli?

“L'ho conosciuto nell'Olimpic, una brava persona dentro e fuori dal campo, un bravo allenatore, finchè mi fa giocare poi rimane uno dei bravi che io abbia mai avuto”.

L'allenatore a cui devi di più?

“Marco Repetto mi ha insegnato più di tutti nelle giovanili della Praese”.

Nel 2002, a 17 anni, l'esordio in Eccellenza alla Bolzanetese.

“Fu Marco Pirovano a farmi esordire, c'erano giocatori veri del calibro di Maffei, Schenone, Molinaro, Bonadies, Perelli, Spatari, Santoro, Mieli... Io facevo la quinta punta, fu una esperienza importantissima per me, con gente che oggi non esiste più, uomini di calcio di altri tempi”.

Il giocatore più forte mai visto?

“Dei miei compagni, Franco Molinaro il più forte di tutti, da attaccante ho sempre ammirato Luca Alberti, un fenomeno, nonostante i suoi problemi extra calcio faceva cose incredibili”.

Il gruppo a cui sei rimasto più legato?

“Sono un ragazzo che va d'accordo con tutti, non ho un ricordo preferito, ma il gruppo più forte fu quello alla Pegliese, dove ho vinto il campionato, con mister Mario Ponti, un altro grande tecnico, e compagni come Varone, Cavanna, Vargiu, Bombardieri”.

Più soddisfazioni o più rimpianti nella tua carriera?

“Va bene cosi, la cosa che mi ha fatto più felice è che mio padre, purtroppo mancato, mi ha sempre detto che l'ho fatto divertire”.

Come ti descriveresti tecnicamente, come ti muovi in campo?

“Muovere è una parola grossa, ahahaha.... Diciamo che nasco come trequartista, oggi sono una punta “di peso” ahahahahaha..... Con qualche chilo in meno non so dove potevo arrivare, diciamo che ho ottenuto quello che ho meritato... Oggi il calcio è molto più fisico di una volta, ma credo che alla lunga vince chi ha più tecnica, certo ho bisogno di allenarmi un minimo, sennò a 33 anni e con 100 chili non potrei stare nemmeno in Terza Categoria. Il mister vorrebbe un Cavani, che va a pressare tutti, ma l'ho convinto che devo stare lassù, speriamo di fare altri gol come quello di sabato per convincerlo che non mi devo muovere dall'area....” 

Marco Pirovano dice di lui: "Ricordo di averlo fatto esordire a Bolzaneto. Aveva un tiro strepitoso solo che già da giovane era un po' sovrappeso..."

Mario Ponti aggiunge: "Piedi da professionista, fisicamente un po' meno..."

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