IL GRANDE EX Alberto Mariani torna nella "sua" Sestri Levante

Per Alberto Mariani quella di domani a Sestri Levante non è una partita qualunque...

“A Sestri da mister ho fatto cinque anni consecutivi, sono stato l'allenatore più longevo sulla panchina dei Corsari, 4 anni di eccellenza e 1 di promozione”.

Non è la prima volta che torni a Sestri da avversario...

“Si, ma le emozioni sono sempre tante: è una delle poche piazze in Liguria dove la tifoseria è sempre presente a prescindere dalla categoria e ti regala sensazioni importanti”.

Per l'Athletic sembra proibitiva...

“Ieri sera i superstiti della prima squadra entrando nello spogliatoio mi hanno chiesto se fosse lo spogliatoio della juniores... Avremo tante assenze ma andiamo a giocarcela, è giusto provarci, in Coppa abbiamo fatto una buona partita contro di loro, mollando solo all'ultimo. Speriamo in una buona partita, in fondo abbiamo creato problemi a tutti, pagando un po' di inesperienza. E paghiamo un po' anch l'assenza del nostro campo di casa e del campo di allenamento. Ci stiamo adeguando a Sori, ma non è un alibi...”

Domenica scorsa con il Busalla una brutta batosta...

“Domenica scorsa abbiamo fattoa una ottima mezzora dove abbiamo creato tanto, ci stava anche un rigore per noi, dopo il primo gol subito, ne abbiamo presi tre di fila e ci siamo fatti innervosire dall'arbitro, il sottoscritto compreso. Domani sarò squalificato, e la vedrò in tribuna ...”

Magari in mezzo ai tifosi del Sestri che ti vogliono bene...

“Ogni volta che sono tornato mi hanno salutato cordialmente. Porto nel cuore persone incredibili, come il presidentissimo Muzio e il suo vice Gianelli. A Sestri con me c'era il mio fedelissimo Andrea Conte, ragazzo e giocatore incredibile, che oggi è il mio ds ad Albaro”.

Potresti schierare lui domani...

“Domani non ce la faccio, ma puntiamo a farlo riesordire in Eccellenza all'ultima giornata, se ci saranno le condizioni...”

State pagando lo scotto della matricola...

“Pensavamo di avere difficoltà ma non così importanti, ma è una crisi più di risultati che non di approccio alla categoria. I tre punti di Alassio ci verrebbero bene, con la Genova Calcio due autoreti e un pareggio sarebbe meritato. Dobbiamo stringere i denti e far quadrato, ci si prova almeno”.

Dopo un anno giocato per vincere, cambia tanto dover giocare per non retrocedere?

“Siamo partiti con umiltà, ma la differenza sostanziale tra la promozione e l'eccellenza è un po' come fra la B e la A, la qualità completamente diversa, e al primo errore ti castigano. E infatti tutti i gol li abbiamo presi per disattenzione, cosa che anno scorso non accadeva, nel senso che potevi permetterti di distrarti ma non ti punivano...”